5 luglio 2009

Tarzan non fuma

Tarzan non fuma
di Roberto Maurizio

I porci messicani
Uno spettacolare “Speciale Leonardo” è andato in onda, il 4 luglio 2009, festa dell’Indipendenza americana, proprio quando la Corea del Nord lanciava sette missili per mostrare i suoi muscoli. Tutte le critiche che questo blog ha sollevato e continuerà a sollevare contro la non diffusione di notizie scientifiche da parte della Rai, oggi si sono attenuate. Un bellissimo “Leonardo”, difficile da descrivere in poche righe, anche perché se apprendi la Scienza mentre stai a tavola per il pranzo, non hai la possibilità di registrare nella tua mente tutte le informazioni, date oggi a iosa, soprattutto dal Prof. Veronesi, il prossimo Presidente della Repubblica italiana. Il ruolo della stampa nella disinformazione è stata messa chiaramente in luce dal Prof. Veronesi. La pandemia del nuovo ceppo dell’influenza A, quella dei “porci messicani”, è stata messa in discussione, anche se l’allarme esiste ancora. La spagnola, l’asiatica, l’avaria, la sars, la mucca pazza, sono paure che vengono ingigantite dalla stampa che ha come “mission” primaria, non la pura e sacra informazione, ma la sopravvivenza attraverso le vendite dei giornali.


Le calze di nylon
Anche questo blog non si allontana molto dalla “filosofia” vincente dell’Audience. Da parecchie settimane, abbiamo inserite foto di donne non troppo vestite. Abbiamo messo in luce la forza della trasgressione di “Cavallo Pazzo”. Abbiamo cercato di far capire che “Tarzan non aveva mai fumato”. Questi fatti hanno turbato le menti di parecchi “benpensanti”, nonostante che avessimo specificata la fonte delle foto delle ragazze “ignude”: “Il Corriere della Sera”, “Le Figaro”, “La Repubblica”, etc. Le foto dell’ultimo “post” sono state “catturate” da www.Menstyle.it, senza pagare nulla, tra l’altro. Adesso le riproponiamo in modo tale che possano essere apprezzate dai detrattori. Noi, non vediamo la differenza. Occhi bellissimi di una ragazza restano tali anche se non accompagnati da due tette meravigliose. Occhi bellissimi di due donne “integraliste” con il Burka restano tali anche se avvolti da veli che coprano la donna dalla testa ai piedi. Il peccato è di quello che vuole ridurre il volto e il corpo di una donna a schiava. Noi rispettiamo le tradizioni. Quante erano belle le nostre nonne meridionali con il velo in testa. Solo che non potevano votare, non potevano parlare in pubblico, non potevano uscire di casa liberamente, non potevano lavorare. Il lungo cammino che ha portato le donne italiane alla quasi completa parità con gli uomini (anche se hanno sempre comandato in casa e continueranno a farlo, ma non vogliono la parità pensionistica, giustamente, avendo praticato il “doppio e triplo lavoro” durante tutta la loro vita) è stato raggiunto anche grazie al progresso tecnologico, scientifico ed economico compiuto in meno di 60 anni dall’Italia. La Chiesa romana si è sempre opposta al Progresso economico perché minava alle basi il nucleo familiare fondato sulla figura del Padre Padrone. La famiglia unita garantiva l’integrità della religione. Colpi mortali sono stati assestati alla famiglia tradizionale con il divorzio e l’aborto. E il futuro diviene sempre più incerto con la globalizzazione e l’immigrazione non controllata, soprattutto se si trova di fronte un “popolo” senza identità. Oggi è necessario un cambiamento e un ruolo più centrale e decisivo delle donne. Occorre sempre ricordare, anche se non c’è sui libri di storia, che le calze di nylon e il rock hanno fatto crollare l’Impero Sovietico.

Nessun commento:

Posta un commento