21 settembre 2009

Buon Aid el Fitr anche alla Santanchè

Buon Aid el Fitr a tutti i musulmani del mondo
di Roberto Maurizio

Felice Aid 2009 da "Stampa, scuola e vita"

Come ogni anno, da quando esiste “Stampa, scuola e vita”, facciamo gli auguri in occasioni di tutte le più importanti feste religiose del mondo, quelle dei cristiani cattolici, protestanti, ortodossi, mormoni, testimoni di geova, quelle induiste, quelle ebraiche, quelle buddiste e quelle islamiche. Sono momenti importanti in cui le comunità credenti, nel reciproco rispetto, ricordano la loro appartenenza a una stessa radice, a una stessa cultura, a un idem sentire. In altre parole, al rispetto di Dio. Oggi, in Marocco, e ieri in tutte le parti del mondo musulmano, è stata celebrata la giornata principale dell’Aid el Fitr. Un buon e felice Aid el Fitr a tutti coloro che si riconoscono e praticano il Corano da parte di “Stampa, scuola e vita”.

Lo Shawwal annuncia la fine del Ramadan

Dopo un mese di digiuno, dunque, inizia per tutti i musulmani del mondo l’Aid el Fitr, una festa annunciata dallo Shawwal, l’avvistamento della prima falce di Luna crescente dopo il Ramadan. Come vuole la tradizione, dopo il Maghreb, cioè dopo il tramonto del Sole, si tenta di vedere la luna crescente. Questa fase di osservazione ha avuto luogo sabato 19 settembre 2009, vale a dire, il 29 Ramadan 1430.

La notte del dubbio

Questa è la famosa “notte del dubbio”, quella in cui i musulmani si chiedono se si vedrà o non la Luna crescente che annuncia l’Aid el Fitr, la partenza tardiva del Ramadan e l’annuncio del Hajj (pellegrinaggio alla Mecca). Se lo scorso sabato notte non si è vista la luna crescente, allora Aid el Fitr avrà luogo oggi, lunedì 21 settembre. Il calcolo è piuttosto complicato in quanto un mese lunare può avere 29 oppure 30 giorni. Se Aid è domenica, 20 settembre, il Ramadan è durato 29 giorni. Se Aid è lunedì, 21 settembre, è durato 30 giorni. In ogni caso, in tutte le parti del mondo musulmano, l’Aid è iniziato il 20 settembre. Solo il Marocco, come abbiamo detto, festeggia oggi, 21 settembre.

Eid mubarak

Per tutti i musulmani del mondo, con Aid el Fitr termina il digiuno. Dopo le privazioni e la purificazione del Ramadan, è arrivato il momento di festeggiare. Una festa, simile al Santo Natale dei cristiani, che dura tre giorni, ma è il primo ad essere maggiormente sentito dai fedeli, che si riuniscono la mattina per una preghiera speciale con gli abiti migliori (per tradizione dovrebbero essere nuovi). La giornata proseguirà tra scambi di auguri (“Eid mubarak”, “Eid said”) e riunioni tra parenti e amici.


Un’esplosione di gioia

Aid el Fitr è un’esplosione di gioia e vitalità. Si torna a mangiare alla luce del sole, si va nei ristoranti e si danno regali e dolcetti ai bambini. Nei paesi islamici, la notte della vigilia i negozi rimangono aperti e la gente fa shopping, c’è insomma un clima di festa generale.

Zakat el Fitr

Aid el Fitr è un giorno speciale, ma viene chiamato dai musulmani anche la “piccola festa” in contrapposizione alla grande festa Aid el Kebir, la festa del montone. Aid el Fitr rappresenta anche un’occasione di raduno di familiari e di amici per assaporare, dopo il digiuno, pasti tipicamente tradizionali. Il fedele offre le elemosine della rottura del digiuno, le Zakat el Fitr.

Salat Aid

La Preghiera (Salat Aid) ha luogo al mattino presto e si svolge o in una moschea o in una “mossalla” per raccogliere più fedeli. La tradizione musulmana o Sunna vuole che i fedeli facciano una colazione (preferibilmente costituita da alimenti dolci), prima di andare alla preghiera.

Daniela Santanchè e gli incappucciati

La leader del movimento dell’Italia, Daniela Santanchè, non poteva scegliere un giorno meno opportuno, come quello dell’Aid el Fitr, per sollevare una battaglia contro il burqa. L’ex onorevole ha fatto irruzione durante la festa, a Milano, il 20 settembre 2009, per sollecitare le donne musulmane a ribellarsi contro il burqa e contro la violenza che subiscono, secondo l’ex onorevole, dall’islamismo. L'ex parlamentare ha scelto di protestare contro il volto coperto delle donne musulmane chiedendo il rispetto della legge 152 del 1975 che vieta di nascondere la testa. « Non ce l'ho con queste povere donne ma con chi le manda e le soggioga. Il burqa è un umiliazione per le donne. Non a caso anche in Francia stanno approvando una legge per impedirne l'uso. Il burqa è come l'infibulazione perché sono strumenti per annullare la sua identità più profonda», ha spiegato la Santanchè. Solidarietà per l'episodio è arrivata dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e dal presidente Udc, Rocco Buttiglione. Per il titolare della Farnesina, Franco Frattini, questo e l’omicida di Sanna, «sono segnali pericolosi e preoccupanti di un'immigrazione che fatica a riconoscere i diritti umani e l'uguaglianza di genere». A mio modesto avviso, questa “piazzata” la Santanché se la poteva risparmiare: primo perché stai partecipando ad una festa alla quale non eri stata invitata; secondo, le tematiche degne di rispetto e di riflessione vengono affrontate e risolte in Parlamento; terzo, vorrei chiedere all’ex “onorevole” che cosa ne penserebbe se un telebano pastun afghano facesse irruzione durante un Venerdì Santo e chiedesse agli incappucciati di Isernia, amanti di Cristo, di levarsi il “velo”?

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