19 settembre 2009

Le pulci al Corriere della Sera

Le pulci della sera
di Roberto Maurizio

Corriere, no Pusher






Fare le pulci a un giornale qualsiasi, a un blog qualsiasi, a un programma televisivo qualsiasi, come quello di “Repubblica Radio Tv”, 23 ore in replica, schierato in favore dei Talebani, dei Tibetani e dei Velletrani, è troppo facile. Ma, sarebbe bello inchiodare il giornale più blasonato del paese, il Corriere, nel momento in cui prendesse certe cantonate. Sarebbe veramente divertente metterlo al muro e sputargli in un occhio e dirgli come cavolo sono stati scelti i direttori, i vice, i capi redattori semplici, quelli “caporalizzati”, quelli inviati a quel paese. Purtroppo, “il Corriere della Sera”, corriere dello sport, corriere dei piccoli (nato il 27 dicembre 1908), corriere della finanza, gli manca solo di essere corriere dei pusher, è come la bandiera italiana, come la Costituzione, come l’Inno di Mameli. E’ il simbolo della “stampa libera” dell’Italia!

Alla prima che mi fai ti licenzio e te ne vai


Sarebbe, invece, bello, applicare quella deliziosa sfuriata di Tamarindo, “Alla prima che mi fai ti licenzio e te ne vai”, a tutti i Marchesi e ai Sor Cipolla di giornalisti di via Solferino. Il refrain a tutta voce, pronunciato nelle avventure di Giovanni Manca nel 1949, “Sor Cipolla, il Marchese e Tamarindo”, non sono state ancore applicate nella realtà. Se vuoi l’eccellenza, ministra Gelmini, devi essere tu la prima ad essere eccellente! Gli unici che hanno seguito pedissequamente Tamarindo, sono stati, è vero o non è vero, Di Pietro con “all’ottava che mi fai prendo la chiave della cella e te la butto in un burrone”, e Moggi: “ti chiudo nello spogliatoio e butto la chiave”. L’unico che ha cercato di distinguersi da questi energumeni è stato Peter Van Wood: butta la chiave, era l’invocazione per tornare a casa dalla moglie!




Il solito calendario




Noi faremo “le pulci” al Corriere, ad esempio: come fa un giornale “secolare” a dare la notizia che la Gelmini non chiuderà nei prossimi mesi le scuole per l’influenza A? Falso. Al Ministero dell’Istruzione stanno valutando come evitare ancora una volta le occupazioni degli edifici scolastici dal mese di novembre in poi. Sicuramente, la Gelmini, sventolerà la bandiera della sicurezza igienica, per non vedersi sfasciare gli istituti scolastici, e li chiuderà “per Influenza A”, dal 15 novembre al 15 gennaio. In pratica, seguirà il calendario delle occupazioni degli studenti negli ultimi decenni.

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