10 dicembre 2009

La Tv dei ragazzi, Zorro e i guatanamotizzati

Zorro, la Tv dei ragazzi e gli studenti “prigionieri”
di Roberto Maurizio


Guantanamolizziamoli


La Tv dei ragazzi di Mamma Rai è una meretrice che brancola nel buio. Per non offendere le femministe, “diciamo che” voce del verbo D’Alema, è come una trans che ha negli occhi solo odio e disgusto. Per non offendere i maschilisti, è come se fosse una pentita della Mafia, della Camorra, della Sacra Corona Unita. Per non offendere i terroristi di Al Qaeda, la Rai è una donna con il tritolo dentro il corpetto. Questa Rai, fa il bello e il cattivo tempo a prescindere, come diceva Totò. A prescindere, fa quello che più gli piace, senza controlli, senza un minimo rispetto della deontologia giornalistica. Insomma, la Rai è l’unica rete nel mondo che trasmette i programmi per i bambini (5-12 anni), quando questi sono costretti ad essere “reclusi”, “incarcerati”, “guantanamotizzati”, a scuola.

E’ come se Sky trasmettesse le partite dell’Inter alle quattro del mattino! Sono anni che questo pseudo servizio pubblico non fa vedere Zorro ai “reclusi del tempo pieno”, costretti a pagare la pensione alle maestre multiple, costretti a mangiare il loro vomito, costretti a subire violenze sessuali da una classe docente inferiore. Zorro è un telefilm a volte bonariamente violento, con scene scabrose e senza senso, ma che piacerebbero, forse, agli studenti delle elementari e delle medie inferiori. No. Chi fa il doppio turno perde Zorro! Praticamente tutti gli studenti di quell’età in Italia. Allora, Zorro da chi viene visto? Dal nonno che, aspettando l’arrivo del nipote “incarcerato” alle 16 e 55, ha ammirato la bellezza della locandiera, Victoria, l’amante di Zorro.

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