“No Somalia Day, il peggio del peggio”. 31 gennaio 2010
di Roberto Maurizio Il quadro è di Roberto Maurizio (1967). Rappresenta la sconfitta dell'arroganza degli inetti contro la bontà degli uomini di buona volontà. La vittoria del bene contro il male. Anche se le fiamme predominano temporaneamente saranno annientate dallo sguardo lucido e vivido della ragione suprema dell'esistenza superiore della misericordia infinita che guarda al di là dei confini della storia e della pietà.
“Stampa, Scuola e Vita” lancia sul Web il “No Somalia Day 2010, il peggio del peggio” (Spdp). Sicuramente, non avendo sponsor, sarà un fiasco annunciato. Cmq, aspetto appoggi inaspettati. La proposta sarà presente anche su Fb. Sicuramente, anche questo “filone” non avrà successo.
Il peggio del peggio
“Stampa, Scuola e Vita” lancia sul Web il “No Somalia Day 2010, il peggio del peggio” (Spdp). Sicuramente, non avendo sponsor, sarà un fiasco annunciato. Cmq, aspetto appoggi inaspettati. La proposta sarà presente anche su Fb. Sicuramente, anche questo “filone” non avrà successo.
Sviluppo sostenibile
L’obiettivo di “Stampa, Scuola e Vita” è quello di “rastrellare” la sensibilità di persone che da anni cercano di salvare la vita ai bambini e sono stati traditi e derubati da persone che vogliono solo “rastrellare” solo i loro soldi. La vita dei bambini del mondo sarà salvata solo quando in questi paesi saranno raggiunti la crescita e lo sviluppo economico. Solo il rispetto dei diritti umani e la democrazia potranno essere i pilastri dello sviluppo sostenibile. Solo un’Onu riformata potrà raggiungere questa situazione idilliaca, portando la mortalità infantile nel mondo a livello della Svezia. Il Premio Nobel sarà attribuito a questo paese che nel corso di secoli non ha mai dato nulla per il sottosviluppo, se non quel porco 0,45% del Pil di un paese così ricco che dà lo 0,95% per le pollastre adulte, e ha dato molto a Obama e a Dario Fo.
Aksum
Oggi, purtroppo, la Somalia è il più brutto paese del mondo, un paese senza storia. Appena sei righe, su Wikipedia, per raccontare 3 mila anni passati nella completa solitudine di una gente le cui radici si perdono nell’oscurità della storia, mai prima raccontata. La regione fu conosciuta attraverso gli antichi egizi. Fra il Secondo e il Terzo Secolo d.C. varie parti del territorio furono inglobate nel Regno etiope di Aksum. Poco tempo dopo, alcune tribù arabe si stanziarono non molte distante dalla costa del Golfo di Aden e lì formarono un sultanato che aveva come capitale il porto di Zeila. Allo stesso tempo il paese si islamizzò a causa degli sciiti provenienti dalla Persia. Nonostante ciò, gli abitanti mantennero le loro lingue ancestrali al posto di adottare l'arabo e divennero sunniti.
Condanna a morte
La Somalia è, dunque, un paese musulmano al 99% sunnita. La piccolissima Chiesa cattolica somala è costituita dalla Diocesi di Mogadiscio ormai quasi scomparsa a causa delle persecuzioni dei fedeli e delle distruzioni delle chiese. In Somalia la libertà religiosa è repressa. L’ordinamento prevede, infatti, la pena di morte per apostasia.
Pirati, bulli e fondamentalisti
Nonostante tutto, gli uomini veri somali e le bellissime donne somale non assomigliano affatto a questi quattro delinquenti che fanno i pirati, fanno i bulli, fanno i fondamentalisti islamici senza aver mai letto una riga del Corano, fanno il bello e il cattivo tempo, mentre la Somalia è allo sbando. Per la Somalia non ci saranno sicuramente tempi migliori, fino a quando “Stampa, Scuola e Vita” non organizzerà il “No Somalia Day, il peggio del peggio 2010”. Appuntamento: 31 gennaio 2010.
Un 2010 con una Somalia allo sbando. Che umanità è questa? Dove sono gli uomini e le donne di buona volontà? Aderite tutti all'iniziativa contro la "Somalia 2010. Il peggio del peggio". Date le vostre adesioni per vedere splendere ancora una volta il Sole in una terra abbandonata da tutti. Prima di tutti, tu.
RispondiElimina