8 dicembre 2009

Stampa e regime

Stampa e regime
di Roberto Maurizio

Massimo Bordin (foto di Roberto Maurizio)

I giornali, come è noto, fra poco scompariranno. Ormai, Internet li ha resi completamente inutili. Per difendersi, si stanno attrezzando, e qualcuno riesce molto bene ad imporsi sul Web. Insieme a loro, scompariranno le rassegne stampa: prima fra tutte “Stampa e regime”, l’ottima trasmissione condotta da Massimo Bordin su Radio Radicale. Nessuno si accorgerà della scomparsa dei giornali. A rimpiangerli, saranno sono gli ascoltatori di “Stampa e regime”. L’inutilità dei giornali, soprattutto quelli italiani, è determinata dall’incapacità dei professionisti dell’informazione di fare il loro mestiere. Il quotidiano italiano si basa su quattro punti: politica, sport, paura e “pianerottolo”. Di politica e sport, ormai, i lettori non ne possono più. Restano la paura e il “pianerottolo”. Il crollo delle vendite dei giornali delle ultime settimane è dovuta dal fatto che, come per incanto, è scomparsa la paura dell’influenza A. Da molto tempo non si parla di paura in Palestina e in Israele e paura del terrorismo. Quando non esiste la notizia non esiste nemmeno il fatto. Quindi, l’influenza H1N1 è scomparsa, quindi Palestinesi e Israeliani hanno raggiunto la pace, quindi il terrorismo non c’è più. Come non ci sono più le guerre nel mondo. Quindi non esiste il Sudan e la paura nel Darfur.

Il giornalismo italiano del “pianerottolo” ha la stessa faccia di Kent Brockman di Channel 6, rete televisiva di Springfield, conduttore del TG e di un programma in seconda serata “Occhio su Springfield”. Ricchissimo, vive in una villa lussuosissima nel quartiere ricco di Springfield. Spesso sfoggia vistose collane e anelli d’oro. Kent Brockman è una caricatura dei telegiornali “generalisti” statunitensi, spiccicati a quelli italiani, che normalmente privilegiano la cronaca locale ignorando spesso gli eventi che accadono fuori dalla comunità a cui fanno riferimento o fuori dal paese. In una puntata de “I Simpson”, Kent Brockman dimostra questa attitudine dando più rilievo al fatto che la casa di Homer penda da un lato, piuttosto che alla notizia della morte del Presidente degli Usa. Brockman conclude il suo “pastone” con “...lasciando così in carica il vice-Presidente”. E termina: “...ah dimenticavo, il vice-Presidente è stato accusato di omicidio”.

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