9 dicembre 2009

Musicisti e giornalisti. I tempi dispari

I tempi dispari
di Roberto Maurizio

E’ difficile trovare lettere al Direttore inviate a “il Manifesto” come se fosse “Radio Radicale”. Una lettera, forse, vicina alla realtà. Chi non è “per” è “contro”. Tempi duri per i “tempi dispari”. I musicisti si adattano, i giornalisti prendono liquidazioni d’oro e posti all’infinito.


Parlato mi perdoni. Mi sembrate il lato b della stessa medaglia: “lato a il Berlusca che vede comunisti anche quando dorme, lato b voi che, se uno non la pensa come la massa anti Berlusca, è fascista”. Consiglierei a lei e a Asor Rosa di farvi una doccia fredda per svegliarvi! Io sono un musicista di rock progressivo, avete presente; tempi dispari, improvvisazioni in nove, ecc...! Per vivere con questa musica mi basterebbe un finanziamento di € 7.500,00 al mese da dividere in cinque (elementi del gruppo)! Amate così tanto fare i giornalisti di frontiera (fare musica con tempi dispari) trovatevi un altro lavoro come ho fatto io con i miei musicisti e continuate a predicare comunismo in sana libertà! E non venite più a parlarmi di libertà di stampa, cominciate ad essere patetici, unitamente a tutti i giullari da Nobel e salottieri di professione. Me so rotto er ca...! Un compagno che non ne può più dei compagni professionisti, col portafoglio a fisarmonica! Bastaaaaaaaaaaa!!!!!!! 08-12-2009 18:35 - Cigaliga Bum

Nessun commento:

Posta un commento