23 dicembre 2009

Stalin, una stella che ancora non tramonta

21 dicembre. Stalin. Uomo d’acciaio
di Roberto Maurizio

Mosca, 21 dicembre 2009, Piazza Rossa


Il culto del capo

La statua di Stalin a Gori, Georgia



Il 21 dicembre, oltre ad essere « il giorno più corto » dell’anno nell’emisfero boreale (alle 17.44, si verifica il solstizio d’inverno e si entra ufficialmente nell’inverno astronomico; il Sole raggiunge la sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste, circa -23,27°, e l’arco apparente descritto da Sud-Est a Sud-Ovest è ridotto al minimo), è anche il giorno (1891), in cui venne giocata la prima partita di pallacanestro, il giorno (1898) in cui Marie e Pierre Curie scoprirono il radio, il giorno (1913) in cui nacque il cruciverba (world-cross, di Arthur Wynne). Il 21 dicembre, però, è anche il giorno in cui molti stanno tifando per la fine del mondo. Sono molti quelli che buttano iella e sperano nel 21 dicembre 2012 come giorno in cui si verificherà la catastrofe finale del nostro pianeta. Più prosaicamente, il 21 dicembre è la data di nascita di Iosif Vissarionovič Džugašvili (in russoИосиф Виссарионович Джугашвили; in georgiano იოსებ ბესარიონის ძე ჯუღაშვილი, Ioseb Besarionis Dze Jughašvili). Stalin, infatti, nacque a Gori (Georgia) il 21 dicembre 1878 e morì a Mosca il 5 marzo 1953 fu un rivoluzionario e politico sovietico bolscevico conosciuto come Stalin (rus. Сталин, d'acciaio), Segretario Generale del Partito Comunista dell’Urss e leader di tale Paese dal 1924 al 1953.

Addavenì Baffone




Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, in piena guerra civile in Italia, erano in molti a pronunciare la famosa frase “Addavenì Baffone”, riferendosi e Stalin. In realtà, la frase conteneva un auspicio e un sentimento condiviso da tutte le persone in difficoltà, cioè che le “cose, prima o poi, dovessero cambiare”. Baffone, però, rappresentava la speranza di molti “comunisti” italiani di vedere praticata l’invasione di torme di cosacchi che avrebbero dovuto pranzare sulla piazza del Vaticano. La storia ha cancellato completamente questa ipotesi. Però, non tutti sono completamente convinti. Anche in Italia. Il giustizialismo, il revanchismo, l’arrivo di un Messia completamente diverso dal Cristo, non con la barba, ma con i baffi, è ancora atteso con disperato orgasmo.



Cortei in onore di Stalin





Il 21 dicembre 2009, in Russia e in quasi tutta l’ex Unione Sovietica, in occasione del 130° anniversario della nascita del “Georgiano d’acciao”, molti sono stati i cortei fatti in onore del Dittatore di Gori. Nessuna cerimonia ufficiale è stata celebrata. Ma, i nostalgici stalinisti, sotto la guida del proprio leader comunista, Guennadi Ziougonov, che rappresenta con il suo schieramento la seconda formazione in seno alla Duma, ha decorato i veterani della Seconda Guerra Mondiale. Di fronte a 1.500 persone, Ziougonov ha deposto una corona di fiori davanti alla tomba del suo idolo, ai piedi del Kremlino. Il capo del Partito Comunista ha invitato i russi a giustificare gli “errori del periodo stalinista” e a vedere nel “vecchio maestro dell’Urss” un “creatore, un filosofo e un patriota”. Secondo un sondaggio, pubblicato il 18 dicembre dall’Istituto Vtsiom, Stalin raccoglierebbe ancora il 54% dei consensi come dirigente della Russia, 9 punti in meno, però, rispetto al 2000. Comunque, il 58% dei russi è dell’avviso che una leadership di tipo staliniano non è più necessaria per il proprio paese.

Nessun commento:

Posta un commento