9 gennaio 2010

Giornalisti Freelance. Usgf

Giornalisti Freelance, uniamoci!
di Roberto Maurizio

I diritti dei giornalisti e le prepotenze degli editori pubblici e privati

Il 24 giugno 2009 è nato l'Organismo di Base dei Freelance, l’Unione Sindacale Giornalisti Freelance (Usgf). La nuova struttura sindacale raggruppa tutti i Giornalisti Freelance ed è stata riconosciuta dalla Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana). «L'Organismo di Base, agendo all'interno della Fnsi, vuole stimolare la Federazione perché si attivi per la tutela del lavoro autonomo. L'Organismo di Base si rivolge ai Giornalisti Freelance, liberi professionisti, lavoratori autonomi. Nasce per difendere i diritti dei collaboratori davanti alle prepotenze degli editori; per mettere un argine al Far West del lavoro autonomo; per ottenere tutele. Nasce perché la questione dei Freelance non può più aspettare».

Dilettante, ci sarai!




“Stampa, Scuola e Vita” partecipa attivamente a questa importante iniziativa promossa dai giornalisti di base, dai cosiddetti Freelance, liberi professionisti liberi purtroppo di fare la fame senza avere nessun riconoscimento e nessuna tutela. Lo sviluppo delle testate online su Internet, riconosciute o non, hanno bisogno di regole precise e di attestati di riconoscimento. “Stampa, Scuola e Vita”, nata il 29 settembre 2007, ha pubblicato fino adesso, circa 750 articoli corredati da circa 1.000 fotografie di sua proprietà, ha raccolto circa 150.000 contatti, senza mai vedere mai un euro. La libertà è una merce che non ha valore, ma senza soldi non si cantano le messe. La libertà ti rende felice, ti diletta. Il Freelance è un “dilettante” nel senso migliore della parola che unisce la professionalità con il divertimento. Chi non ama il proprio lavoro non è un “dilettante”, è un “mezzemaniche” prezzolato che timbra il cartellino e prende lo stipendio a fine mese. Sosteniamo, dunque, Freelance e invitiamo soprattutto i giovani giornalisti ad iscriversi all’Usgf (http://www.usgf.it/).
Il Manifesto dei Freelance in Dieci punti
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- Viviamo di giornalismo.
- Contribuiamo per oltre il 50 per cento alla realizzazione di quotidiani, periodici, radio, tv,
on-line.
- Siamo vittime delle riduzione dei compensi che i gruppi editoriali decidono d’ufficio.
- Subiamo la concorrenza sleale di stagisti e di non professionisti che scrivono a costo zero.
- E siamo destinati ad aumentare.
Noi giornalisti freelance, liberi professionisti e precari dell’informazione
VOGLIAMO
RICONOSCIMENTO DELLA NOSTRA DIGNITA’ DI LAVORATORI
TUTELA PREVIDENZIALE A CARICO DEI COMMITTENTI
INTESE COLLETTIVE PER GARANTIRE LE MIGLIORI CONDIZIONI
L’USGF VUOLE
1. Applicazione dell’articolo 36 della Costituzione: “… diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto…”.
2. Diritto a copertura assicurativa in caso di infortunio, malattia, invalidità.
3. Obbligo di una lettera di incarico che indichi la data di inizio della collaborazione, la durata, il tipo di prestazione, il compenso, i tempi e le modalità di pagamento.
4. Rispetto della legge n. 231/2002: il compenso pattuito deve essere erogato entro 30 giorni dalla consegna del lavoro e deve prescindere dalla sua pubblicazione.
5. Versamento dello stesso compenso pattuito in origine per ogni cessione del lavoro ad altre testate nel rispetto del diritto d’autore.
6. Gli stessi diritti dei giornalisti dipendenti (protezione delle fonti,accesso alle informazioni, scelta di togliere la firma, tutela del diritto d’autore).
7. Compenso maggiorato delle quote di contribuzione previdenziale (gestione separata INPGI) a carico dei committenti.
8. Obbligo di copertura assicurativa e spese legali a carico dei committenti per danni da responsabilità civile derivanti dall’oggetto della prestazione.
9. Agevolazioni contributive, sgravi fiscali e altre misure di sostegno.
10. Tutelare anche chi non è ancora iscritto all’Ordine ma produce contenuti giornalistici per testate regolarmente registrate in Tribunale, così da impedire che l’uso di collaboratori a ‘costo zero’ inquini il mercato con la concorrenza sleale.
L’USGF
INVITA gli editori a un tavolo per discutere del lavoro autonomo con i nostri rappresentanti.
CHIEDE al Ministero del Lavoro che si faccia garante di protocolli d’intesa con gli editori e i datori di lavoro.

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