18 marzo 2010

Organizzazione mondiale della sanità nel Terzo Millennio

Organizzazione mondiale della sanità nel Terzo millennio
di Roberto Maurizio



La sanità e i Goals


Il ruolo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel raggiungimento degli obiettivi del Terzo Millennio, non è solo una condizione necessaria e sufficiente, ma è oltremodo indispensabile. Gli “Otto punti” da realizzare entro il 2015 per la costruzione di un mondo più sicuro, più prospero e più equo per tutti, vedono impegnati tutti gli organismi, le agenzie, i fondi dell’Onu. L’Oms è chiamata direttamente o indirettamente a contribuire a risolvere quasi tutti gli “Otto punti” della “Dichiarazione del Millennio” (Millennium Development Goals-Mdg), approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, l’8 settembre 2000, al Palazzo di vetro di New York, con la risoluzione con la Risoluzione A/55/2. L’Onu, infatti, pone al centro dei problemi mondiali, direttamente o indirettamente, gli aspetti sanitari, del benessere fisico, mentale e sociale. Il Primo punto della Dichiarazione del Millennio (Lotta alla povertà e alla fame), chiama l’Oms ad intervenire sull’alimentazione e sull’uso dell’acqua potabile. Il Secondo (Educazione di base universale) sarà un elemento in cui l’Oms interverrà per sostenere la lotta contro l’analfabetismo. Infatti, l’uso controllato e oculato di medicinale è strettamente collegato alla lettura delle spiegazioni presente in tutti i medicinali. L’eliminazione delle disparità tra i sessi, Terzo punto della Dichiarazione, è importante per controllare, abbattere ed annientare la mortalità infantile, che rappresenta anche il Quarto punto del Mdg. L’Ottavo punto vede l’Oms come interlocutore per il raggiungimento del partenariato globale per lo sviluppo. I punti sui quali l’Oms è chiamata in prima persona a rispondere di un eventuale fallimento della Dichiarazione del Millennio sono, oltre al Quarto, il Quinto (miglioramento della salute materna), il Sesto (lotta contro l’Aids e altre malattie infettive) e il Settimo (protezione dell’ambiente). Questi punti strategici i vitali del Mdg mettono a dura prova un organismo internazionale, spesso chiamato a risolvere problemi più contingenti e immediati, come, ad esempio le pandemie. L’Oms deve sostenere il suo massimo impegno per raggiungere il Quinto punto, riduzione di tre quarti, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità materna e raggiungere, entro il 2015, l’accesso universale di salute riproduttiva. L’Organizzazione mondiale della sanità deve esprimere al massimo le sue competenze, già espresse negli anni scorsi, per arrestare, entro il 2015 (Punto sesto), invertendo la tendenza, la diffusione dell’Hiv/Aids e raggiungere nella stessa data l’accesso universale alle cure contro questa terribile malattia che provoca ancora milioni di morti soprattutto in Africa Subsahariana. Sempre nel Sesto punto, l’Oms deve incidere sull’eradicazione della malaria e di altre malattie mortali nei paesi meno avanzati. Infine, per il Settimo punto, l’Oms è chiamato ad integrare i principi dello sviluppo sostenibile all’interno di politiche e dei programmi dei paese e invertire la tendenza alla perdita di risorse ambientali, facendo in modo di ridurre la perdita della biodiversità entro il 2010 (anno Onu della Biodiversità). Un ruolo importante deve svolgere l’Oms per far dimezzare, entro il 2015, la percentuale di persone che non ha accesso all’acqua potabile e agli impianti igienici di base, ed entro il 2020, raggiungere un significativo miglioramento delle condizioni di vita di almeno 100 milioni di abitanti delle baraccopoli.



Funzioni e obiettivi



L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms, o World Health Organization, WHO in inglese), agenzia specializzata dell'Onu per la salute che fa capo all’Ecosoc (Consiglio economico e sociale), è stata fondata il 7 aprile 1948, con sede a Ginevra. L’attuale Direttore generale è Margaret Chan Fung Fu-chun. L'obiettivo dell'Oms, così come precisato nella relativa costituzione, è il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, definita nella medesima costituzione come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o di infermità. Al momento della sua fondazione, la costituzione dell'organizzazione fu ratificata da 26 Stati. L'Oms è governata attualmente da 193 Stati membri attraverso l'Assemblea mondiale della sanità (Wha), convocata annualmente in sessioni ordinarie nel mese di maggio. Questa è composta da rappresentanti degli Stati membri, scelti fra i rappresentanti dell'amministrazione sanitaria di ciascun paese (ministeri della sanità). Le principali funzioni dell'Assemblea consistono nell'approvazione del programma dell'organizzazione e del bilancio preventivo per il biennio successivo, e nelle decisioni riguardanti le principali questioni politiche. L’Oms è un soggetto di diritto internazionale vincolato, come tale, da tutti gli obblighi imposti nei suoi confronti da norme generali consuetudinarie, dal suo atto istitutivo o dagli accordi internazionali di cui è parte. La giurisprudenza internazionale ha precisato che esiste, a carico degli stati, un “obbligo di cooperare in buona fede per favorire il perseguimento degli scopi e degli obiettivi dell'Organizzazione espressi nella sua costituzione”.


Il caso Taiwan


Caso singolare la Repubblica di Cina (Taiwan) è uno dei membri fondatori dell'Oms, ma fu costretta ad andarsene dopo che, nel 1972, la Repubblica Popolare Cinese (Cina) è stata ammessa all’Onu e Taiwan l’ha lasciato. Dal 1997 Taiwan fa richiesta ogni anno per essere ammessa, ma gli è sempre negata perché Taiwan risulta rappresentata dalla Repubblica Popolare Cinese. Ma a causa dei rapporti fra i due territori, a dottori ed ospedali di Taiwan è negato l'accesso ad informazioni dell'Oms ed i giornalisti di questo paese non possono partecipare alle attività dell'Oms.


Uffici regionali dell'Oms




L'Oms suddivide il mondo in sei strutture organizzative regionali, ognuna facente capo ad un proprio Comitato Regionale. Le regioni sono:
• Europa (EURO), con sede a Copenhagen in Danimarca ed, oltre all'intero continente, comprende anche la Russia;
• Africa (AFRO), con sede a Brazzaville nella Repubblica del Congo;
• Mediterraneo orientale (EMRO), con sede al Cairo in Egitto;
• Sud-est asiatico (SEARO), con sede a Nuova Delhi in India;
• Americhe (AMRO), con sede a Washington, D.C. in USA;
• Pacifico occidentale (WPRO), con sede a Manila nelle Filippine.


Stati d'allerta Oms

Le fasi di allarme per i pericoli di panemia utilizzate dall'OMS sono le seguenti:
• Fase 1: nessuno dei virus che normalmente circola fra gli animali è causa di infezione per l'uomo;
• Fase 2: un virus che sta circolando fra animali domestici o selvatici ha infettato persone venute a stretto contatto con animali infetti;
• Fase 3: un virus animale ha infettato un gruppo di persone, ma la trasmissione fra uomo ed uomo è assente o fortemente limitata;
• Fase 4: per un virus è possibile la trasmissione umana;
• Fase 5: per un virus è possibile la trasmissione umana e sono presenti gruppi di persone infette in almeno due stati appartenenti alla stessa regione OMS;
• Fase 6: per un virus è possibile la trasmissione umana e sono presenti gruppi di persone infette in almeno due regioni, oltre alla condizione della fase 5 .

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