Chianelli: il Custer del Pigneto
di Roberto Maurizio
Dario Chianelli, il Custer del Pigneto (foto Ansa)
Nessun raid razzista organizzato, nessuna motivazione politica ma solo una questione personale, anzi affettiva, per vendicare un'amica vittima del furto di un portafoglio. E' stata questa la motivazione che ha spinto Dario Chianelli, di 48 anni, a compiere il 24 maggio scorso l'irruzione contro tre negozi di asiatici nel quartiere Pigneto a Roma, uno dei quali di un immigrato indiano. Alto, capelli bianchi, corporatura robusta, Chianelli, il nostro Custer, si e' presento in Questura alle 11.50 del 29 maggio accompagnato dal suo avvocato: indossava una tuta da ginnastica bianca con uno stemma nazionale dell'Italia. L'uomo, che ha negato di essere razzista mostrando il suo grande tatuaggio sul braccio destro con ''Che Guevara'' ha detto: ''L'ho fatto per lo schifo che c'e' al Pigneto. Basta andare al commissariato di Porta Maggiore e vedere le denunce fatte dai cittadini". La reazione, ha proseguito, e' nata dal fatto che ''a una donna a cui voglio bene come me stesso'' avevano rubato il portafogli.
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