Il respiro di Sosa e Susa
di Roberto Maurizio
Sosa si allontana dal nido costruito sul "Pino del respiro"
A due passi dalla felicità
E' difficile capire gli uomini, i politici, i giovani, gli aventiniani, i suppostiani, i meritocratistici e minusvalenzisti. E' molto più complicato collegarsi sulla sintonia delle trasmissioni cerebrali delle donne, che trasmettono in alta frequenza captabile da Saturno in su. Una volta, bastava arrivare a Venere. E' altrettanto inutile pianificare un discorso con gli animali. Da tempo, da quando notai il tasferimento del nido di Sosa e Susa dal "Pino del Catasto", dimora coatta resasi necessaria dopo lo "sfratto esecutivo" dal "vecchio Platino" ormai giunto ad un passo dalla morte, non facevo altro che suggerire alla coppia di cornacchie e ai loro due eredi (Susino e Susina) di cambiare la dimora estremamente pericolosa da loro scelta in un "sito umano": il "Pino dell'Asilo Nido". Mentalmente, gli trasmettevo questa mia brutta sensazione. Il "Nido degli umani", l'Asilo, è peggio di quello delle aquile o dei serpenti. I genitori umani sono feroci più delle tigri e degli squali. Il "Pino dell'Asilo Nido", in realtà, per Sosa e famiglia, era comodo. Abbastanza nascosto, elevato quanto basta, vicino al supermercato delle "gattare". Ma Sosa e Susa non avevano fatto i conti con un animale feroce: le mamme degli alunni e delle alunne. "Abbiamo visto un grosso uccello sul pino! La vita dei nostri piccoli è a un passo dalla morte". Disturbuta e scacciata dall'Asilo, senza la possibilità di rivolgersi all'Ombudsman delle cornacchie, la coppia, una settimana fa, finalmente mi ha dato ragione e si è trasferita su altro Pino, recentemente tosato a dovere, alto al di sopra della norma, non molto tranquillo, ma tant'è: il "Pino del respiro". Neanche a farla a posta, questo pino si trova a due passi della mia camera da letto. Sosa e Susa respirano lo stesso profumo del Pino che entra nella mia stanza. Chi potrebbe chiedere di più dalla vita ormai a due passi dalla felicità?
Un'immagine crepuscolare di Sosa che sta per planare sul "Pino del respiro"
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