9 novembre 2008

Bruni, brunotti e brunetta

NANOBAMA
Carla Bruni, Brunotti e Brunetta
di Roberto Maurizio


I Nanosconi
Tutti amano Barack Obama, anche gli scienziati. Tanto che uno specialista di nanotecnologie ha dedicato al futuro presidente degli Stati Uniti una singolare opera: il Nanobama. Combinando tra loro 150 milioni di nanotubi di carbonio ha costruito dei ritratti di Obama: 150 come i milioni di votanti che il 4 novembre hanno votato alle presidenziali americane. Il ministro Brunetta è stato il primo a congratularsi. Per lui e per il leader del Pdl esiste un futuro. Nanosconi, Nanuetta insieme a Nanocchino (uno dei portavoce del Pdl Italo Bocchino), forse, non faranno carriera come Barack, ma già sanno che Veltroni avrà problemi per interloquire con loro (vedere post Veltroni e il nano del 26 ottobre 2008).


Viva l’Italia! Viva Napolitano!
L’abbronzatura di Obama è montata come una furia sulla stampa internazionale. Il nostro Primo Ministro ha ridicolizzato tutti i suoi denigratori! La risposta, poco elegante, del Presidente Berlusconi, ha coinvolto anche l’autore di questo blog, al quale è stato assegnato un “imbecille” come appellativo appropriato e sobrio. “Stampa, Scuola e Vita” ha stigmatizzata l’uscita improvvida di Berlusconi a Mosca. Però ha anche messo in evidenza che la parte avversaria continua a chiamare nani sia Silvio che Brunetta (Nanosconi e Nanuetta). Non sì è razzisti solo quando si tocca il colore della pelle. Un’ingiuria di uno “status”, brutto negro, sporco ebreo, maledetto frocio, nano di merda, topo fascista , comunista assassino, integralista di sette cattoliche, fondamentalista arabo-islamico, resta pur sempre un’ingiuria. Un’ingiuria potrebbe anche essere quella rivolta agli assassini del Darfur, o ai democratici progressisti latino americani che decapitano la statua di Cristoforo Colombo. Essere paragonato a Chavez non è poi un grosso complimento! Ha ragione il nostro Presidente Giorgio Napolitano quando richiama i mass media ad un linguaggio moderato e consono soprattutto alla gravità della situazione economica e finanziaria che stiamo vivendo. Invece no! Gli insulti partono da tutte le parti e “er più pulito c’ha ‘a rogna” (detto popolare romanesco). Le barricate si alzano dappertutto. Ecco El Pays che definisce l’Italia una cloaca e poi attacca Berlusconi per l’abbonzatura. La Francia, con l’ex italiana, Carla Bruni, di cui nessuno sente la necessità di essere amico, come ha detto il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, attacca a testa bassa Berlusconi. Cossiga le ha risposto per le rime: «Anche noi italiani siamo ben lieti che Carla Bruni non sia più italiana, anzi siamo addirittura felici. Chissà che un giorno Carla Brunì non sia costretta dalla sua burrascosa vita a richiedere la cittadinanza italiana».



Ancora lui, Pannella


Chi ha visto bene in questa vicenda dell’Obama abbronzato, come al solito, è stato Marco Panella, intervenendo al Congresso della Destra di Francesco Storace e Teodoro Buontempo. Tra tanti fischi e qualche applauso, il leader storico dei Radicali italiani ha fatto una considerazione “banale”: invece di prendersela con Berlusconi per un incidente di percorso, perché i media non si sono interessati dei contenuti degli accordi Italia-Russia?

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