25 novembre 2008

Vito Scafidi, un ritratto con amore

A Vito, con amore
di Roberto Maurizio
foto di Roberto Maurizio

Angoscia e apprensione
Mentre oggi a Roma la Confindustria esibiva i suoi muscoli negli Stabilimenti di Cinecittà, alla presenza del Capo del Governo, Silvio Berlusconi, e Guido Bertolaso, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, rispondeva alle interrogazioni urgenti alla Camera dei Deputati sul crollo del controsoffitto del Liceo Scientifico Darwin di Rivoli costata la vita a Vito Scafidi, a Milano si verificava una nuova tragedia in una scuola. Un bambino di appena sei anni cade dal secondo piano dopo essere stato abbandonato in classe dalla maestra. Ore di angoscia e di apprensione si stanno vivendo, ancora adesso, per la sorte del bimbo cinese. Il piccolo è in prognosi riservata al Niguarda, la sua maestra è ricoverata in stato di shock. La magistratura aprirà un’inchiesta. Intanto gli studenti hanno paura di entrare in classe. Secondo un sondaggio di Skuola.net il 57% degli alunni tra i 14 e i 19 anni ritengono insicure le strutture che ogni giorno li ospitano. Per protestare contro il crollo al liceo di Rivoli questa mattina si sono tenuti due cortei, uno a Torino e uno proprio a Rivoli dove circa tremila persone si sono ritrovate nella piazza principale e si sono poi dirette verso la scuola teatro della tragedia.

13 miliardi di euro

Roma, Istituto Tecnico Industriale "Galilei", foto di Roberto Maurizio

Per mettere in sicurezza i circa 57 mila istituti scolastici italiani - pubblici e privati - servirebbero 13 miliardi di euro, ha detto Bertolaso. "È uno sforzo economico non indifferente, una spesa difficilmente sostenibile", ha aggiunto il capo della Protezione civile. Sottolineando che l'intervento prioritario sarà assicurato alle scuole nelle zone ad altissimo e alto rischio sismico, per un costo di circa 4 miliardi. E il problema sicurezza è davvero grave, secondo quanto riferito dal Sottosegretario: "È nostro dovere avviare un serio programma di prevenzione, non bisogna aspettare tragedie - ha detto - ciò che è avvenuto nel liceo Darwin di Rivoli non è una situazione episodica nelle scuole italiane d'epoca - ha detto - le scuole andrebbero sistematicamente sottoposte a manutenzione straordinaria, ed è evidente che questi interventi siano ancora più urgenti nelle zone a rischio sismico". Sempre sull'incidente di Rivoli, Bertolaso ha spiegato che "non è stato un cedimento strutturale"; dalle prime verifiche, infatti, sembra che il crollo sia stato "causato dal cedimento di un controsoffitto pesante di circa 150 chili al metro quadro ancorato al solaio della struttura" e alla connessa tubatura metallica.

La professionalità di Bertolaso



Il passaggio fondamentale del Sottosegretario è stato quello relativo alla 626, cioè alla legge relativa alla sicurezza dei luoghi di lavoro. Nelle scuole, questo non l’ha detto Bertolaso, ci sono professori, presidi e bidelli che prendono i soldi dei cittadini italiani, e quindi degli studenti che rischiano la propria pelle, senza fare nulla! La vergogna di questo sperpero di soldi non è nulla in confronto a quello che ha denunciato Bertolaso: la 626 per le scuole non esiste! “Con i provvedimenti di fine anno" – ha detto il Sottosegretario - sono state adottate "deroghe". In pratica uno studente può morire tranquillamente fino a dicembre 2009, perché mancano i finanziamenti! Incredibile! I genitori nei loro posti di lavoro sono tutelati dalla legge 626, mentre sui figli possono cadere tegole, travi, tetti, aerei (è successo anche questo) sulle loro teste tanto lo Stato se ne frega. Insomma, denuncia il Sottosegretario, "la legge madre sulla sicurezza nei luoghi di lavoro si applica in tutte le realtà fatti salvi gli edifici scolastici. Il che è inaccettabile".

Le trombe e i tromboni

Foto di Roberto Maurizio

Sempre a Roma, presso l’Istituto Tecnico Industriale “Galilei”, come annunciato da questo Blog, si è tenuta l’atteso meeting sulla VI Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole. Basta! Non se ne può più delle giornate dedicate alla fame nel mondo (16 ottobre), mentre ogni giorno continuano a morire per denutrizione centinaia e centinaia di bambini, al risparmio (31 ottobre), mentre ogni giorno le borse continuano a bruciare i soldi di milioni di “formiche” a favore di poche “cicale” (le banche). Bisogna passare dai Fasti delle Feste alla Realizzazione dei Fatti. Le scuole hanno bisogno di tegole e non di parole! Ai giovani non interessa la retorica, vogliono la concretezza delle azioni. “Cittadinanzattiva” ha indubbiamente il merito di sollevare i problemi, ma non li può risolvere! E questo i giovani lo capiscono. Partecipano in pochi e tra questi pochi poco ci credono.

Dagli studenti romani un bel saluto a Vito

Foto di Roberto Maurizio

“Stampa, Scuola e Vita” ha partecipato oggi alla manifestazione tenutasi presso il “Galilei” (vedere le foto). La cosa più toccante, cioè quella cosa che sanno fare solo i giovani, è un ritratto che gli studenti e le studentesse romane hanno voluto dedicare al loro compagno Vito, vittima dell’incuria e della superficialità che caratterizza una scuola ormai allo sbando. Non basta, purtroppo, un ritratto per ridare vita ad un giovane che amava la vita e si chiamava Vito.

Nessun commento:

Posta un commento