di Roberto Maurizio
Berlusconi deve chiedere scusa ad Obama
Un Capo di Stato o di Governo non può permettersi di scherzare. La situazione economica e finanziaria in Italia e nel mondo è difficile. Occorre misurare le parole. La gaffe di Berlusconi ha fatto il giro del mondo. Nessuno ha capito che voleva scherzare. Non si scherza con il colore della pelle. Berlusconi ha platealmente sbagliato. Berlusconi non può permettersi di aprire la bocca e dire quello che vuole. L'Italia non è mai stata razzista e mai lo sarà. Berlusconi deve chiedere scusa a Obama e a tutti gli afroamericani.
Le Brigate Rosso Nere
Razzista, però, è anche chi discrimina e chi offende. Berlusconi e Brunetta nani, equivalgono a Obama (168 cm) e a Condoleeza Rice (150 cm) abbronzati. Berlusconi sta Obama come Condoleeza sta a Brunetta. E' una semplice equazione. Ma quando le brigate rosso nere lo capiranno? Ferma restando la condanna per un’espressione sgradevole e vomitevole, su Obama abbronzato, tuttavia, bisogna guardare avanti. Berlusconi non può essere paragonato ad un “Insider Trading”. La Repubblica ha derubricato la notizia del razzista Berlusconi per favorire la notizia di un altro tonfo delle Borse europee. Si vede che i soldi valgono molto di più delle ideologie.
Costernate scuse
Occupiamoci di fatti reali e non di fantasie o frasi senza senso e senza buongusto sulle quali occorrerebbe non una rettifica, ma decise e costernate scuse.
Chiosa finale. I Bellimbusti
Forse domani il Cavaliere ritirerà l'ingiuria, la derubricherà nel suo cahier de doléance, farà il mea culpa, ma non vedrà nessun sinistro che si pentirà di offendere in continuazione i nani. Nani di tutto il mondo unitevi, uniamoci. Per la sinistra del popolo puro (minimo un metro e settantacinque) non ci sarà una Norimberga, anche perché finora non hanno avuto modo di eliminarci. Viva tutti quelli che per sembrare più alti si mettono i tacchi. Noi bassi, come Federico Caffé, Napoleone e il tanto odiato Vittorio Emanuele III (amante della natura e della fotografia), vediamo il calar del sole prima dei bellimbusti che si godono ogni giorno 70 secondi di raggi in più. Ma i Watussi vedono il tramonto più a lungo dei bellimbusti. Beate le talpe che vedono Dio anche senza occhi.
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