“Il Terzo Occhio”
di Roberto Maurizio
di Roberto Maurizio
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Questa nuova rubrica di “Stampa, Scuola e Vita”, “Il Terzo Occhio”, sostituisce la precedente, “Cogli l’attimo”. Questa sezione del blog, sempre dedicata all’arte fotografica, si distingue dalla prima perché mentre con “Cogli l’attimo” il fotografo o la fotografa dovevano solo essere pronti a “immortalare” quello che si svolgeva davanti ai loro occhi e agli obiettivi delle loro macchine fotografiche (ad esempio, i piccioni a Venezia, Veltroni al Circo Massimo, Berlusconi durante il cucù), “Il Terzo Occhio” intende trasmettere attraverso l’immagine non solo l’istante, l’emozione, la storia, la bellezza, ma una congiunzione astrale tra Cassiopea e Orione ripresi durante i miliardi di anni trasformati in un attimo.
Foto di Beniamino Maurizio, Montecarlo, settembre 2008
“Il Terzo Occhio” è quello che va “oltre l’attimo fuggente”, non ha nulla a che fare con il Dalai Lama, con il suo terzo occhio, del quale portiamo grande rispetto, non ha nulla a che fare con la velina di Santoro. Anzi. Provate a fotografare la velina e vedrete il buio.
Ecco cosa vede "Il Terzo Occhio", solo amore
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