8 novembre 2008

Haiti, strage di bambini

Haiti, Petion-Ville come San Giuliano di Puglia
di Roberto Maurizio

L'Italia vista da El Pays come una cloaca massima a cielo aperto


L’autocritica fa sempre bene! Gli italiani hanno sempre parlato male della stampa del loro paese. Prima fra tutti, il sottoscritto. Ma scorrendo su Internet le principali testate, quelle italiane hanno collocato la tragica notizia di Haiti al posto giusto, mente le testate blasonate americane e francesi, per non parlare di quella spagnola, che si sentono i primi della classe, hanno relegato la notizia tra quelle meno interessanti. La cosiddetta stampa democratica spagnola ha sempre buttato fango sull'Italia: El Pays ha paragonato l’Italia ad un’immensa spazzatura, ad una cloaca a cielo aperto, e il Pd tace.

Gente di colore dal 1804 che non si vergognano del loro colore e della loro povertà


La notizia è tragica e al tempo stesso vecchia. Oggi giorno, tutto avviene e tutto scompare nel giro di 24 ore. La globalizzazione fagocita tutto in tempo reale. Ed è giusto che sia così. Più di quaratotte ore fa, Haiti, uno dei più poveri paesi al mondo, se non proprio l'ultimo, è stato colpito da un tragedia. La gens de couleur, fiera ed austera, che non si offendeva come gli attuali abbronzati, si ribellò alla Francia e dichiarò la sua indipendenza il 1° gennaio 1804. Haiti è un'isola incantevole, dove regnano sovrani i colori del mare e del cielo. Purtroppo emerge nelle cronoche dei giornali "occidentali" solo durante gli urgani che producono morte e distruzione.

Bambini haitiani come quelli molisani
Questa volta Haiti balza sulle prime pagine dei giornali. Perlomeno 75 bambini sono stati uccisi dal crollo della scuola elementare della capitale di Haiti, Port-Au-Prince, centinaia di feriti, tra alunni e insegnanti. Ma non si tratta di una stima definitiva: "Ci sono ancora molti bambini intrappolati sotto le macerie", secondo Nadia Lochard, dell'ufficio della protezione civile haitiana. Tuttavia con il passare delle ore le speranze di trovare ancora qualcuno vivo sotto le macerie si sono affievolite. L'edificio sede de 'La promesa Evangelica', una scuola evangelica che ospitava abitualmente circa 700 alunni a Petion-Ville, alla periferia della capitale haitiana, è crollato proprio nell'orario di lezione, alle 10:00 ora locale di venerdì (quando in Italia erano le 16:00). Nel crollo sono state travolte anche cinque abitazioni vicine. L'edificio - che ospitava alunni tra i tre e i venti anni ed era diretta da un sacerdote - aveva tre piani e un quarto in costruzione. Ancora ignote le cause, anche se non si esclude uno smottamento del terreno (l'edificio era situato in una zona pendente); ma c'è chi chiama in causa la delicata struttura. Sul luogo del sinistro sono arrivati il Presidente haitiano, Rene Preval, e il Premier, Michel Pierre Louis, da Washington, USAID (l'Agenzia statunitense per lo Sviluppo Internazionale) ha annunciato l'invio di équipe specializzate nella ricerca e nel salvataggio di persone intrappolate, che collaboreranno nelle operazioni. "E' una situazione tragica, soprattutto perché ci sono bambini coinvolti", ha detto l'amministratrice di Usaid, Henrietta Fox. "Stiamo lavorando insieme al Governo haitiano per fornire assistenza immediata nello sforzo di salvataggio". A Parigi, il ministro degli esteri, Bernard Kouchner, ha espresso la sua "profonda emozione" per il tragico evento e ha detto che la Francia si prepara a inviare "il prima possibile" un'équipe della protezione civile per aiutare le autorità haitiane nel salvataggio delle vittime ancora sepolte". Nella zona si è lavorato senza sosta in una situazione di grande tensione, con il contributo di soldati e genieri della missione Onu ad Haiti che spalavano le macerie e, con l'aiuto di un elicottero delle Nazioni Unite, sollevavano i blocchi di cemento crollati. Sembrava di essere in Molise, sei anni fa, tra le macerie della scuola di San Giuliano di Puglia. Le stesse vittime, più o meno alla stessa ora: durante lo svolgimento di una lezione che unirà in un fossa comune i bambini di Haiti e i bambini del Molise,

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