23 novembre 2008

Sandro Curzi: omaggio a un laziale da un romanista

La Lazio saluta Sandro Curzi, la Juve ignora Vito Scafidi
di Roberto Maurizio
(foto di Roberto Maurizio)
(foto di Roberto Maurizio)

Una “fatale” congiunzione
Mentre sui cieli di Roma, si stende una congiunzione “fatale” tra Marte e Giove e una miriade di stormi lacerano il cielo terso e caldo della tua capitale squarciato dal suono acido e stridulo dei gabbiani, la tua salma giace immobile con il viso rivolto ad Occidente. Dorme il compagno Sandro, combattente come Marte e stratega come Giove. Dorme il compagno Sandro, pensando alle battaglie mai vinte per i miseri e per i poveri. Dorme il condottiero di mille illusioni. Di tanto in tanto, si alza un pugno chiuso davanti alla tua bara. Non ho fatto in tempo a “immortalarlo”, ma tu l’hai visto.

(foto di Roberto Maurizio)

La bellezza della vita
Forse, ho sbagliato congiunzione, Sandro. Quella vera che ti ha accompagnato nel regno del sonno perpetuo si è verificata tra Saturno e Venere: il Messaggero degli dei con le ali ai piedi e la dea della bellezza e dell’amore. Amore è l’unica parola che riassume la tua vita, amore per la verità e amore per la vita.



(le foto sono di Roberto Maurizio)

Forza Lazio

(La Lazio con il lutto al braccio)
Forza Lazio, non l'avrei mai pronunciato, nemmeno per scherzo. Un romanista, non può mai dire "Forza Lazio" nemmeno in punta di morte. Sono però costretto ad osannare, per un momento, la mia squadra avversaria ed accerrima rivale. Vivaddio, la Lazio, oggi, si è comportata bene! Sul maxischermo dell’Olimpico è stata esposta la foto di Sandro Curzi, un sostenitore laziale tenace, e al braccio dei giocatori è comparso un piccolo segno di lutto. Ma ci voleva tanto alla Juve trovare un pezzo di stoffa nero e dedicarlo a Vito Scafidi?

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