di Roberto Maurizio
Vito Scafidi
Quanti studenti ancora?
Ironia della sorte! Domani, 25 novembre, per “celebrare” la morte di Vito Scafidi, la scuola italiana lancia una Festa per la Prevenzione nelle scuole. Con grande enfasi, questa notizia è stata lanciata dai grandi mezzi di comunicazione di “mazza” che vorrebbero portare all’attenzione dei cittadini italiani, attualmente impegnati a seguire la sorte dei quattro coglioni dell’Isola dei Famosi. Dunque, ecco la VI Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole (e quando c’è stata la quinta, la quarta, la terza, la seconda, la prima e la retromarcia)? Non molto distante dall’Isola dei famosi, il 7 novembre scorso, 75 bambini della scuola elementare di Port-Au-Prince (Haiti) furono uccisi dal crollo dell’edificio e altri 100 rimasero feriti, nel quasi totale silenzio dei mezzi di comunicazione di “mazza”. Stampa, Scuola e Vita diede immediatamente la notizia che si può ritrovare nell’archivio di novembre (Haiti, strage di bambini), paragonando i bambini haitiani a quelli molisani, vittime innocenti. A pochi giorni di distanza, si ripete non nel Quarto Mondo, perché Haiti appartiene al Quarto Mondo con dignità, ma a pochi chilometri dalla sede della Multinazionale Fiat, Ferrari, Alfa Romeo: a Rivoli, e non in un Istituto professionale o tecnico (completamente abbandonati a loro stessi, come il popolo di Haiti), ma in un Liceo Scientifico!
Il rutto collettivo
L’evento era stato già messo in scaletta dai politici, come su Facebook. Evento (Il grande rutto collettivo), creato da (Cittadinanzattiva onlus, con tanto di Ufficio stampa), tipo (Vedemo se ce la potemo fa’), dove (un po’ qua un po’ là), quando (25 novembre, dalle ore 11 alle 14 – come il Raduno negato agli ex alunni del Verrazano –ndr-). Forse sarebbe stato il caso, per lutto, spostare la data. No. Un evento come questo che parla della sicurezza nelle scuole proprio quando si verifica un omicidio va tenuto assolutamente per poter “scagionare” i colpevoli.
Grembiuli, canne e telefonini
L'evento nazionale si svolgerà a Roma, presso l'Istituto tecnico industriale Galilei, in via Conte Verde 51 (fermata metro Manzoni), ore 9-13. L'iniziativa coinvolgerà circa 120 studenti di scuole secondarie della città perché realizzino graffiti e pannelli artistici sul tema della sicurezza a scuola, declinata in tutti i suoi aspetti: sicurezza strutturale, prevenzione e lotta ai comportamenti violenti e al bullismo, prevenzione dall'uso di droghe e fumo, corretto utilizzo delle nuove tecnologie. Ma adesso qualcuno mi deve spiegare che cazzo c’entrano i graffiti, le canne e quattro cazzotti con un muro che ti cade sulla testa! Ecco da chi siamo governati. Per non farti cadere un muro in testa non fumarti le canne e non fare il bullo. E poi, brutto animale che non sei altro, cerca di non portare il telefonino a scuola. Adesso ho capito perché è crollato il muro a Rivoli, qualche imbecille aveva con sé il telefonino. Ecco la scuola italiana: con il grembiule, senza telefonino (soprattutto quello di “pronto chi spara”) e senza canne abbiamo risolto tutti i problemi. Pensate se l’11 settembre 2001 non ci fossero stati i telefonini non avremmo potuto ascoltare le scene di panico e di affetto dei “martiri” dell’imbecillità del fondamentalismo, lo stesso che usano certe direttive del Ministero della Pubblica (oggi con Berlusconi, senza Pubblica) Istruzione (oggi con Berlusconi anche senza Istruzione), insomma del Ministero democristiano.
Novembre il mese dei morti, delle rimembranze e dell’imbecillità
Per farla breve, all'iniziativa del 25 novembre (mese dei morti) di Roma sono stati invitati a partecipare rappresentanti di: Ministero dell'Istruzione, Ministero della Gioventù, Commissione Cultura della Camera, Provincia di Roma, Dipartimento della Protezione civile. Fra gli altri eventi DA NON PERDERE in programma per la Giornata, si segnalano: sempre a Roma presso il Liceo scientifico Cavour con interventi della Protezione civile e del 118 (prova di primo soccorso); Fiumicino, presso la Scuola media Porto Romano, prove di evacuazione e simulazioni con interventi della Protezione civile, 118 e Vigili del fuoco; a Lamezia Terme la locale assemblea di Cittadinanzattiva coinvolgerà gli studenti del Liceo scientifico Galilei in una lezione di legalità (appuntamento alle ore 11); ad Alessandria presso il Liceo Classico Da Vinci, alla presenza dell'assessore regionale alla istruzione e il Comandante dei vigili del fuoco. Due iniziative a Sulmona e Bussi in Abruzzo con il coinvolgimento della Protezione civile regionale. In occasione della Giornata della sicurezza nelle scuole, Cittadinanzattiva Abruzzo inviterà le istituzioni locali a verificare le condizioni di sicurezza degli istituti superiori di Chieti, dove sono segnalati casi di sovraffollamento e scarse condizioni igienico-sanitarie delle aule. In Campania l'evento principale si terrà a Battipaglia, dove saranno realizzate prove di evacuazione, tra le ore 10 e le ore 12, con il coinvolgimento delle forze di Polizia e di Protezione civile locale nelle scuole elementari e medie della città. In Lombardia l'evento principale si terrà a Milano, presso la Direzione didattica statale in Piazza Leonardo Da Vinci con l'intervento, fra gli altri, della Protezione civile locale.
Si succhiano il soldone e non mettono un mattone
Cittadinanzattiva invita a segnalare situazioni di insicurezza nelle scuole, di ogni ordine e grado: sovraffollamento delle aule, barriere architettoniche e qualità della vita dei disabili, crolli di intonaco e infiltrazioni di acqua, incidenti a scuola, palestre scolastiche inagibili. Si può inviare la segnalazione sul sito www-cittadinanzattiva.it , oppure telefonare allo 06.36718555 (PIT Servizi, dal lunedì al venerdì ore 9-13.30). La Giornata, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, si colloca nell'ambito della Campagna Impararesicuri di Cittadinanzattiva, giunta quest'anno alla sua VI Edizione. La Campagna Impararesicuri 2008 si svolge sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con la collaborazione del Dipartimento della Protezione civile e con i Patrocini del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, del Ministero delle Politiche Giovanili e delle Attività Sportive, del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Fin qui tutto bene, e noi si Stampa, Scuola e Vita offriamo le dovute informazioni. Però, vi sembra logico utilizzare le frasi che seguono per “accattivare” la simpatia e l’attenzione dei nostri teenager come quello utilizzato da questa associazione che succhia soldi e non mette un mattone?
Dai rischi naturali mi salvo io, dai rischi della scuola mi salvi iddio
Ecco le frasi più allettanti: “Messa in sicurezza delle scuole italiane”, “lavorare per il radicamento della cultura della sicurezza e della salute tra i più giovani”, “creare collegamenti stabili tra le scuole e il territorio per la gestione comune dei rischi prevenzione dei comportamenti violenti a scuola e sviluppo della cittadinanza attiva e della legalità”. Ci poteva mancare un premio. Ecco il “Premio delle Buone Pratiche di Educazione alla Sicurezza ed alla Salute”, ed ecco i percorsi didattici più strutturati e duraturi nel tempo. Cosa viene offerto agli alunni che sul loro collo sentono l’alito gelido della disoccupazione: “Verranno forniti alle scuole che lo richiederanno strumenti e materiali didattici riguardanti: a. La conoscenza dei rischi naturali con particolare riferimento a quello sismico (per le scuole secondarie, “perché quelle elementari nel Molise li abbiamo già sistemate per le feste - ndr” ); b. L’educazione al ben-essere (per le scuole d’infanzia e primarie, “per le altre il Mal essere” -ndr); c. La prevenzione dei comportamenti violenti a scuola e l’educazione alla cittadinanza attiva (per tutte le scuole, “pensa, all’asilo non ci saranno più risse e spacchi del collo della bottiglia di birra per conquistare la bionda Josephin -ndr).
Il Kit per le scuole
Il massimo dell’orgasmo si raggiunge quando si arriva alla definizione del Kit per la scuola. Ciascuna scuola dell’infanzia e primaria che ne farà richiesta riceverà quest’anno: - 1 pacchetto di segnalibri sul benessere da distribuire a ciascuna classe (“sarà giallo per i figli degli operai che non raggiungono la terza settimana, verde per i figli degli statali che arrivano alla seconda, marrone per i figli degli immigrati provenienti dall’Est europeo – bianco nero per i figli degli juventini che speriamo non raggiungano la classifica; azzurro per i figli dei napoletani, ma qui la satira potrebbe essere greve! - 1 guida “Pronti partenza, gnam” per ciascuna classe, indirizzata agli insegnanti, contenente informazioni e percorsi didattici specifici.
Un’altra voce
I nostri alunni sono sottoposti a tempeste di sabbia ideologiche fin dall’asilo. L’ansia che i maestri e le maestre immettono nella mente dei bambini come un termometro di un’ideologia che vuole la distruzione del nostro pianeta, così buono e servente ai ritmi dell’Universo, dal quale dipende, è un’ansia irresponsabile. I poveri bambini vengono attratti da un’unica voce, anche se sono tre o quattro maeste, perché non c’è un’altra voce. La voce ufficiale della scuola dice che il mondo è brutto, è sommerso dalle immondizie, è sommerso dall’odio. Non è vero. Il mondo è bello e va vissuto fino in fondo. Fin dalle elementari, quindi, non si fa altro che parlare di disgrazie e di distruzione imminente del pianeta Terra, del Big Bang e dell’eliminazione del crocifisso dalle aule (ma che male fa quell’uomo che ha dato la sua vita per migliorare il benessere dell’umanità), quando invece ai bambini e agli uomini e alle donne si dovrebbe, ogni mattina far sentire il canto degli uccelli, delle piante (non tutti lo sentono, ma è forte e gradevole), dei tanti bambini che nascono, respirano la stessa aria che Vito Scafidi adesso non possiede più.
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