di Roberto Maurizio
Renato Brunetta e Mariastela Gelmini
Energumeno tascabile. Come Federico Caffè?
Massimo D’Alema, secondo il “Corriere della Sera”, si è scagliato a testa bassa e a gamba tesa contro il Ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta. «Brunetta è un energumeno tascabile». Le parole sono di Massimo, ma la musica amplificata è quella del “Corriere”. «L'altro giorno in Parlamento ci siamo dovuti battere per difendere i diritti dei disabili gravi ad avere un'assistenza degna di questo nome», ha detto l'ex ministro degli Esteri durante un’iniziativa del Pd a Roma in vista della manifestazione del 25 ottobre. «Ci siamo sentiti rispondere da parte di quell'energumeno tascabile che è il ministro Brunetta che ci sono degli abusi. Ma se ci sono degli abusi bisogna colpirli senza cancellare i diritti. Con la sua virulenta campagna contro tutto ciò che è pubblico, Brunetta rischia di colpire beni pubblici essenziali e di fare di tutta l’erba un fascio». Qui, il lettore che compra il “Corriere”, si aspetta di capire che cosa c’è dietro la pretesa di espandere i privilegi dei regolari e sacrosanti diritti dei disabili a gentaglia che non merita nemmeno di essere censita come razza umana. Le malattie in Italia si allargano a fisarmonica. Ma del povero contribuente afflitto da centinaia di problemi se ne occupa solo Brunetta. Se sconfiggiamo i rapinatori di diritti, forse anche per il piccolo ammalato di periferia ci potrebbe essere un rimedio.
Tous va très bien Madame La Marquise de Pompadour
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Allora avanti con le volgarità razziste: se ad un ebreo si dà dell’energumeno ebreo si va in carcere, se a una persona di colore nero si dice che è un energumeno di colore nero, si va in carcere, se a una persona bassa si dà dell’energumeno tascabile, tutto va bene madame la marchesa. Se poi l’espressione viene affibbiata a Berlusconi, allora l’orgasmo aumenta, prendi una medaglia durante un corteo, senza pensare che il mio grande piccolo professore Federico Caffè non superava i 150 centimetri. Questo è vero razzismo!
L’ora della verità: Gelmini mangia i bambini e la scuola mangia con gli immigrati
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Mancano poche ore alla grande manifestazione voluta da Veltroni il 25 ottobre a Roma. Non saranno ammessi gli adulti di altezza inferiore ai 150 centimetri, che saranno presi per il culo durante tutto il percorso, mentre benedetti, meglio se dietro o a una croce o a una falce e martello, saranno i scolaretti delle IV elementari provenienti da tutta Italia per gridare “Gelmini ti mangi i bambini”. Saranno fatti fuori tutti i Fantozzi, quelli che lavorano veramente e vengono presi per il culo. Saranno presenti tutte le categorie dei fannulloni, ad iniziare dai politici.
Un inciso sulle classi uniche
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Dagli Emirati Arabi Uniti è stato rivolto un plauso alla proposta Gelmini delle classi separate: “Stando uniti, il verbo crescerà. Ma non sarà che i leghisti stanno appoggiando la nostra causa? L’apostasia vale anche nelle elementari. Brava Gelmini: tutte classi di musulmani, di ebrei, di cinesi, di indiani, di molisani”. Forse, no! Questi ultimi rovinano la lingua italiana.
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