10 ottobre 2008

Finocchiaro for President

Anno Zero: 10 minuti di ingiurie con i nostri soldi che stanno bruciando
di Roberto Maurizio




I soldi di Travaglio, un imbroglio
Travaglio dove hai messo i tuoi soldi? Travaglio dicci dove li ha collocati Santoro? Avete paura di quello che sta succedendo nella borsa di Milano? Travaglio e Santoro non hanno investito nemmeno un euro su Milano, né su Tokyo, figuriamoci su Wall Street. Ma dove sono i loro soldi? Forse investiti in bene rifugio (droga, armi, bomba atomica contro gli imperialisti)? Perché i politici e i conduttori di destra e di sinistra non ci dicono dove e come hanno investito i loro risparmi (si fa per dire, i loro surplus, quello rubato dalle tasche degli italiani)? Se un Santoro qualsiasi, in onda dal 1995 ad oggi, ha guadagnato, minimo, 200.000 euro l’anno (compreso la sua dipartita con l’editto bulgaro), quanti milioni di euro ha messo nella sua lurida tasca? A Napoli stanno giocando ancora al Lotto il 15 18 39 45, cioè gli anni la cui somma fa il reddito personale di questo pseudo giornalista napoletano che dovrebbe essere il primo ad essere ingoiato da un probabile amico Vesuvio – questa è satira pungente dello stesso livello di quella schifosa utilizzata da Anno Zero –, ma la mia non avrà 4 milioni di contatti, 4 milioni di spettatori che fanno sempre di più guadagnare Santoro). Bene ha fatto il sindaco leghista che ha rimproverato i comunisti di Santoro di non saper fare nemmeno i calcoli matematici. 10% degli italiani, uguale a 20.000.000.

Rubare a Santoro per dare ad Apicella



Questi miei messaggi, cari compagni ed amici, sono immersi nell’etere, su Internet e viaggeranno in eterno, come viaggerà in eterno l’anima di quelle persone che fanno i soldi sulle disgrazie degli altri. Berlusconi ha rubato, come voi dite, ma non ha mai detto voglio rubare Apicella. Berlusconi avrà sicuramente i suoi limiti, le sue disgrazie, che non sono niente in confronto alle vostre. Dire di essere a favore dei poveri e guadagnare miliardi è la cosa più spregevole che possa esistere. Berlusconi non ha mai detto di essere un compagno di lotta degli operai, anche se cerca fare gli interessi degli operai e si fa rappresentare su manifesti osceni. Ma non si fa votare dicendo “arriverà baffone”, “arriveranno i tuoi alleati” guadagnando milioni di euro. Un discorso contorto che cerchiamo di riassumere: 1. Berlusconi è un imprenditore che vorrebbe vedere un’Italia a lavoro per aumentare la produttività, quindi il profitto, quindi l’occupazione, quindi i consumi, quindi gli investimenti; 2. Veltroni vota Obama, compra le case in America e si schiera con la gente comune con redditi da fame; 3. D’Alema scende in campo a favore dei poveracci, mentre ha uno stuolo di amicizie da paura con tanti miliardi di euro; 4. Volevo dire male ancora di qualche altro, ma lista del Pd finisce qui, Realacci? Bo’? Finocchiaro, forse sì. Pensandoci bene, anche a destra, con questo sistema, non esistono molti nomi: Fini, e poi il vuoto.

Finocchiaro for President



L’unica "sinistra" che si salva e che diventerà sicuramente Presidente della Repubblica Italiana, non so quando, ma so solo che salirà sul Colle più alto di Roma, è Anna Finocchiaro.

Zero + zero
Anno Zero, Travaglio, dieci minuti di vomito (che non fanno proprio ridere). Risultato Zero. Una sinistra allo sbando che non riesce nemmeno a far ridere, non riesce a produrre piani in difesa della classe media, attaccata dalla crisi finanziaria e continua a predicare la stessa litania: i Rom, gli albanesi, i romeni, marocchini, i neri (i gialli no, sono cinesi e hanno le palle quadrate). Con chi fare amicizia, si chiede la sinistra? Ovviamente con i depressi. Quelli che stanno bene, cioè quegli italiani che non riescono a raggiungere la terza settimana, non interessano alla sinistra. Oggi, un pezzo di pane, un litro di latte, un etto di prosciutto, tre bistecche di maiale, una scamorza: 25 euro, 50 mila lire del vecchio conio? Non so se tutto ciò sia giusto, anche perché non faccio la spesa tutti i giorni. Io credo che la crisi non provenga dalla domanda (le tre settimane), ma dall’offerta (prezzi assurdi per guadagnare presto e molto).

Il vero democratico sa divertirsi



Mentre il mondo crolla sulle spalle dei risparmiatori, loro, al riparo dei loro luridi soldi tutelati, Travaglio e Santoro, se la prendono con Berlusconi perché va in discoteca. In discoteca ci vanno i giovani. Ed ha fatto bene il Premier ad imitare i giovani. I sinistri non si sono mai saputo divertire. La sinistra estrema, il Pci, il Dp, il Pd, il Pcld, il Sld, il XXL, non hanno mai saputo che cosa fosse una risata, un divertimento. Durante la guerra fredda i comunisti bolognesi si recavano in Urss. Tanta neve, tanta tristezza. Questi coglioni non si resero conto di avere a loro cospetto le più belle donne del mondo. La falce e il martello avevano occupato il 25% del cervello, cioè tutto. Se avessero avuto la libertà di far emergere l’altro 75% avrebbero capito che donne come le russe, le slave non esistono in nessuna altra parte del mondo (se non in Somalia, in Eritrea, in Brasile, in Senegal, in… forse anche in Sicilia, in Calabria e sicuramente in Friuli). Invece, loro hanno continuato a ridere, sempre al 25%, su Berlusconi. Ma basta, diventate più moderni!

Tre consonanti raddoppiate
Ecco la modernità. Arrivano pagati da Berlusconi le Iene, con Ilari, e il Premier viene sbeffeggiato. Ma è democrazia. Lui prende gli insulti e non capisce che le Iene e la Blasi colpiscono direttamente i telespettatori. Ma questo è niente. A Berlusca non ne frega niente di chi parla male di lui con i suoi soldi. Allora, arriva che Tempo Fa, e il povero coglione telespettatore crede di vedere apparire sullo schermo le previsioni del tempo. Invece, arriva una valanga di insulti, che raggiungono il culmine con una pseudo attricetta da strapazzo che ha il cognome con tre consonanti raddoppiate. Ma perché dobbiamo ingoiare le stronzate di questa torinese che cerca solo di aumentare il suo cache, la sua paga. Certo, sul raccordo anulare di Venditti non potrebbe andare, anche perché nessuno rischierebbe tre anni di carcere per lei, allora ci rompe le palle a noi, con la sua volgarità, con le sue battute trite e ritrite (Berlusconi nano, Berlusconi merda).

Viva Craxi e Berlinguer


Una volta la sinistra, con Craxi e Berlinguer, era una sinistra seria. Oggi, dobbiamo sorbirci piccoli vermi che distruggeranno per sempre l’idea di un’Italia veramente democratica.

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