Ecco la nuova l'Unità sul Web
di Roberto Maurizio
Un pugno rosso sull'occhio. Ecco "l'Unità" sul Web. I vecchi compagni non vedono nulla, apparentemente, di osceno. Sobrio, come il dettato di Togliatti, con articoli di vasto interesse culturale, come quelli del povero inconsapevole Gramsci buttato nella bagarre: L'amor fou della boss con il magistrato; Tex Willer ha sessant'anni (uno meno di me, ndr). Mentre a destra, in basso, si illumina un riquadro "Si può fare", in alto a sinistra compare un giovane (coglione dall'aspetto) con il mitra (o giù di lì) che dice "...assassinare Obama". Concita non può essere la responsabile di cotanta bestialità. Ma ogni direttore responsabile è responsabile delle sue azioni. Né una donna nuda, perché fa peccato, né una zinna sparsa qua e là, se no l'inferno ti aspetta, solamente un culo che si vede e non si vede come nelle sacrestie, dove i confessori tra le grate buttano un occhio qua e là per centrare il bersaglio. Anime di dio, le calze a rete; anime dell'Onnipotente, i jeans de l'Unità (ma come è difficile scrivere, Unità con la "l" minuscola e la U maiuscola): fraudolenta è l'immagine della minorenne che indossa i jeans e dice: Gelmini non farmi mettere il grembiulino, ho un mutuo da pagare, mi dovrei sposare, fammi fotografare e fammi avere la possibilità di guadagnare qualcosa con quello che ho: le mie chiappe!
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