17 ottobre 2008

Margherita Granbassi la carabinierettista

Anno Zero sulla cresta dell’onta
di Roberto Maurizio



Fiorettista, Velinista e "Carabinierettista"
16 ottobre 2008. Mentre la Fao recita la sua sceneggiata napoletana presso le Terme di Caracalla di Roma, orbata dalla stele rinviata al mittente in Etiopia (mentre la nostra unica e insuperabile Monna Lisa resta in Francia, quando in Etiopia ci sono centinaia di steli buttate sulla povere di un selciato lastricato dall'inciviltà di una nazione che non riesce a percorrere un cammino decente), un altro napoletano ci “allieta” con le sue solite battaglie perse fin dal principio (ma il Principe Santoro non sarà mica pagato da Berlusconi per poter portar ad Arcore i voti degli italiani)? Il Principe, Arcangelo Michele con il suo Anno Zero (pagato a fior di bigliettoni dagli italiani) fa del tutto per essere antipatico.

Il diporto che ti riporta

E ci riesce sempre, insieme alla sua combriccola superpagata. Vauro Senesi, nato a Pistoia nel 1955, disegnatore italiano, biancastro - per disinguerlo dai negrasti - con una peluggine sul viso che gli dà la possibilità di esibirsi nei salotti beni dei sinistri - in media 350 mila euro l'anno netti, al netto delle tasse evase e dai panfili e motonavi da diporto. Ti porto se tu diporti. Vignetista di PeaceReporter.net, cioè i reporters che vogliono la pace mentre lui semina zizzania, per definizione. Marco Travaglio, nato non si sa perché. La carabiniera Margherita Granbassi, nata a Trieste il 1° settembre 1978, oggi anche su Wikipedia, come giornalista carabiniera assoldata dal “bolschevico Santoro”, 166 centimetri di altezza, 57 chili di peso, una pessima dizione italiana, superata solo dallo stesso Santoro e da Di Pietro. Secondo i giornali sardi, Anno Zero, grazie alle spadaccina carabiniera è salito ai vertici dell’audience. Quando la crisi, fortemente auspicata dalla sinistra, manderà in rovina l’Italia, la carabiniera non avrà neanche un soldo per poter allevare la famiglia. I carabinieri, invece, continueranno, come sostiene l’emerito Presidente Cossiga, resteranno fedeli nei secoli. Questa, fiorettista, spadaccina, che non ha nemmeno conquisto l’oro a Pechino, dovrà rivedere i suoi piani. Ma che fine hanno fatto le nostre medaglie d’oro conquistate a Pechino? Continuano la loro vita senza il palco e il tappeto rosso steso dalla sinistra più squallida che non ha più operai da difendere e si acchiappa ai call center (cioè, gente che non sa che cos’è un piccone, una pala, un’impalcatura, un casco, un morto ogni tre giorni, un lavoro manuale di cui abbiamo bisogno).



Da Santoro senza politici di destra

Giustamente, i "politici" (passatemi il termine) si destra non si presenteranno più nelle trasmissioni faziose condotte da girnalisti superpagati che fanno finta di essere a favore della gente, della "classe operaia", della classe degli emerginati. L'Italia non è fatta da imbecilli come questi giornalisti vogliono far credere. Al posto dei "politici di rango" di destra, ecco che arrivano i politici che sono con il popolo italiano, che capiscono i problemi, che non hanno le idee confuse come la Rosy Bindi che addirittura sbaglia a collocare la Repubblica di Weimar. Secondo la Vice Presidente del Senato, credo, su Wikipedia non la considerano nemmeno, comunque cattolica toscana con l'accento siculo-marchisciano, gemella del suo più derelito fratello ambientalista e statalista Pdellista, Ermete Realacci, dopo il 1929 in Germania trionfò la Repubblica di Weimar. Invece da San Toro sono emersi due grandi "uomini" politici che segneranno il percorso del nostro paese allo sbando: Bendetto Della Vedova e Michele Tiraboschi.

La moneta cattiva scaccia quella buona

Siamo stufi delle favole. Vogliano persone serie, come Della Vedova e Tiraboschi, autentiche persone di "sinistra", cioè di quelli che sono vicini alle famiglie italiane, che sono in grado di scacciare la cattiva moneta. In economia, come sa Della Vedova, la cattiva moneta scaccia quella buona. Quella che in Italia si definisce sinistra cattiva sta cacciando quelli che professano la vera sinistra, cioè quella buona. Uno dei tanti paradossi italiani: vota a destra per trovare la sinistra.

Le fiamme di San Toro

Mentre le fiamme di San Toro non facevano altro che ricordare che esiste l'inferno, si levavano in cielo le gengive di un giornalista della Repubblica (quella che leggono i camorristi! secondo Matrix) e le ingiurie di Travaglio, che quando lo pronunci ti vengono in mente le tante madri che non seguono il suo consiglio e fanno i figli, cioè la gioia dell'universo -quando nasce un figlio o una stella l'universo sorride e Travaglio con i sinistri si incazzano, preferiscono un cane, un gatto, un pesce rosso, perché il figlio potrebbe avere una maestra unica e sarebbe così sconsolato, i loro gatti, in effetti, non hanno mai una sola gattara, ce ne hanno almeno due, tre, quattro e a Piazza Argentina a Roma ci sono perlomeno mille gattare, una su sette gatti. Meglio i gatti che i figli.

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