16 ottobre 2008

Ilary e Ilaria: il sedere e le tette

Ilary e Ilaria: il sedere e le tette
di Roberto Maurizio
Ilaria D'Amico

La Sette e le Tette


Rosario Trefiletti è l’uomo della provvidenza. Trefiletti significa soluzione di tutti i problemi dei consumatori. Trefiletti è l’uomo che va dalle tette di Ilaria D’Amico che con la Sette vuole fare scomparire l’arroganza del venditore e impugna la spada del difensore civico delle tette. La Sette che Tette! Rosario provvede solo a se stesso e alla sua demagogia. Il suo mestiere? Difendere i consumatori della Federconsumatori. Un’associazione che ha una struttura federale (con non si capisce se è più vicina al fascio di Benito o allo sfascio della Lega, ovviamente la Feder aborra la Lega, ha poche iscrizioni e pesca nella melma del Sud, i cui consumatori non sanno a quale santo votarsi, se non a San Giovanni Decollato). Decollato è il risparmiatore italiano che vede tracimare le sue “ricchezze” in un’altalena borsistica che prima ti tira su e poi ti tira giù. Decollato è il telespettatore che vede la D’Amico e non capisce se sta su Sky o sulla Sette. La D’Amico crede di essere la soluzione di tutti i problemi italiani. Ma, cara Ilaria, non è possibile che tu capisca di calcio e poi capisci di borsa e poi capisci di che cosa dobbiamo mangiare.


Cosa ci fanno bere Ilaria, Ilary, Trafiletti e Boschetti?


Boschetti è l'ascoltatore medio, quello che decide chi deve governarci. L'ultima ruota del carro che vale molto di più delle tette e del sedere di tante superstar. Molto di più di quelli che credono di far ridere solo per poter portar l'acqua e tanti miliardi di euro al proprio mulino. Basta con il mulino senza fondo. Non prendeteci più in giro. In Italia sta nascendo una nuova classe incazzata che non ne può più di destra e di sinistra. Vogliono fatti concreti. Vogliono una scuola che funziona, un'immigrazione regolata, uno sterminio della droga (giustificata da tette e sederi, da ragazze in Tv senza meretricio visibile, da pseudo giornalisti alla Rai e a Mediaset che cantano le glorie del primo arrivato). Basta con Vespa e con Fede. Non abbiamo più Fede. Quello che Berlusconi e Fede non hanno capito, come non l'hanno capito Fassino e D'Alema che i vecchi muoiono. Non esisterà più fra 10 anni nemmeno un personaggio che abbia fatto la resistenza. Non ci sarà più, fra cinque anni chi si ricorderà di Togliatti, se non sarà cancellata la storica strada romana Subaugusta. Ma come è stato possibile togliere un nome alla Subaugusta, bello ed epressivo, per sbattere in faccia ai romani Palmiro Togliatti, una via distrutta dalla sinistra e adesso infangata dalla negligenza di una giunta senza palle. Ma perché non hanno rinominato piazza Colonna, piazza Palmiro Togliatti? Perché non hanno chiamato via Veneto, Palmiro Togliatti? Via Subaugusta era la strada che portava il nome di un imperatore, ma nello stesso tempo era sottomessa. Aveva un non so che di musicale. Perché Palmiro Togliatti nella bassa e degradata periferia di un tempo? Perché lì non ci sarebbero stati obiezioni. Tutti comunisti. Tutti a favore. Ma ora, perché rimane questa macchia? Non per il personaggio che merita una strada al centro di Roma e al centro degli interessi dei nostalgici. Ma Subaugusta è un nome che non ha rivali. E' l'intitolazione a chi è poco al di sotto di Augusto, il grande Imperatore che fece di Roma una metropoli unica al mondo.


Non si scherza con la mucca pazza

La trasmissione della D’Amico su Italia 7, una rete che morirà sicuramente, visti gli ingaggi (la signora Sky con la voce stridula e che non capisce un picchio di calcio soprattutto quando intervista supina l’allenatore della Roma, Spalletti, che farà la stessa fine della Sette, ovviamente se non farà punti; la signora Lilly Gruber imbecillamente venduta alla sinistra più bieca e retrograda con i milioni guadagnati nel Parlamento europeo grazie ai voti di quei miserabili comunisti che non arrivano alla terza settimana, mentre lei mangia caviale annusa la maestosità della celebrità, pensa afghano e piange marocco, come tanti altri della sua stessa identità di cui l'Italia non ne sente il bisogno; e poi Gad, un piccolo uomo venduto ad Israele che getta veleno sull'Italia e guadagna l'Ira di Dio; Gad, guardati dall'Ira di Dio, un ebreo non vende il suo popolo per sette denari; Giuda ha solamente voluto la morte di Gesù Cristo, tu vuoi qualcosa di più. Cosa?). Invece di parlare della morte assai prossima della Sette e dei problemi della gentcomune, quelli allarmati dalla borsa valori, dai conti correnti, dai loro poveri risparmi, Ilaria, allora, si inventa la mucca pazza. Un argomento spinoso, che ha visto morire centinaia e centinaia di persone tra i più atroci dolori che quelli di un cancro sembrano essere una “passeggiata”, molto marginale, che forse si riacutizzerà, ma che non era il caso di sollevare ora. Perché proprio ora questo allarme spuntato? La mucca pazza è un modo di vivere ormai lontano dal nostro stile di vita (speriamo). Ilaria, so che sei stata pilotata dall’alto: facciamo rivolgere l’attenzione dei risparmiatori italiani dicendo loro che possono morire di mucca pazza, così non pensano alla morte lenta dei propri risparmi. Ilaria, mostra e le tue tette e fatti confortare da Ilary Blasi che si fa toccare il deretano. Che bella Italia!

Trafiletti
Ma questo Trafiletti da chi è stato eletto? Il costo dell’iscrizione all’associazione di Trefiletti è determinato dal Direttivo nazionale (100, 1.000. 2.000 euro?). Che Italia di merda, che Italia da cambiare. Proprio nelle strutture essenziali c’è il rifiuto della partecipazione e della democrazia. Ora non si può nemmeno più citare i tanti osannati Stati Uniti che non hanno saputo difendere i propri consumatori mutuatari. Perlomeno, negli Usa i comitati dei consumatori hanno un senso giuridico. In Italia, Brunetta non se ne accorto ancora di questi truffatori che parlano in nome e per conto dei consumatori e non sono mai stati eletti.

Brunetta



Ministro Brunetta, metti i paletti contro i Trafiletti.

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