4 novembre 2009

4 novembre, la festa del vuoto intellettuale

4 novembre. Festa del vuoto intellettuale
di Roberto Maurizio Il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, il Ministro della Difesa


Una stampa allo sbando




Napolitano sconfigge Alemanno, 13 a 14. Il 4 novembre 2009, data storica della fine della Prima Guerra mondiale, giorno dell’Unità nazionale e delle Forze armate sponsorizzato da un ormai "retrocesso" Presidente della Repubblica, accompagnato da un Premier appena citato e mostrato in difficoltà dalla foto del Corrierone, quello della Serva (con tutto il rispetto della categoria), viene messo dai giornali della carta stampata al 13° posto, uno prima di Alemanno, che ha proposto il test antidroga per tutti i consiglieri comunali. Quali sono le 12 notizie che sorpassano Napolitano? In primo luogo, giustamente, ma in modo decisamente allarmistico, quello dell’influenza, data in pasto ai porci, cioè agli imbecilli che invece di informare ti fanno prendere il “coccolone”. E va bene. Poi il crocifisso, poi Pollari, poi i diritti di Sky, poi Maroni che apre al Pd e riceve una testata in faccia da Bossi, poi Abu Omar, poi i Trans e i pantaloni calati di Marrazzo, poi la Littizzetto che sconfigge Mediaset, poi Marchionne e la Chrysler, poi Chiara Poggi, poi l’addio alla Merini.


Testare le testate
Che stampa! Che libertà di stampa! Che stampa libera di fare il comodo suo. E poi dicono che in Italia non c’è libertà di stampa. Ognuno può dire quello che cazzo vuole. In questi casi, dove sono coinvolti migliaia di centinaia di italiani che pagano le tasse, un Governo “liberale” dovrebbe vietare la divulgazione di notizie che possono procurare allarme ingiustificato. Se ci fate caso, tutti i giornali, come ciliegie, ripetono un’Ansa ossessivamente. Se una testata non è stata “testata” come testata scientifica non dovrebbe dare nessuna notizia. Questo non significa che i cittadini non debbano essere informati, ma debbono essere informati solo dalle “autorità autorizzate” che non devono nascondere le notizie, ma debbono “celebrarle”, “annunciarle”, “verificarle”, “dando spiegazioni scientifiche”. Ma stiamo parlando di un’altra Italia, quella che verrà, quella futura, che non è nella mente né di Fini, né di Letta e né, tantomeno, di D’Alema.

Tesi, Antitesi, Sintesi

4 novembre a Savona
La tesi: l’influenza A H1N1, come l’Aviaria, la Mucca Pazza e l’Aids (la malattia che ha debellato attraverso i cattocomunisti i rapporti tra giovani e mariti con le prostitute, negli anni ’80, in Italia, la più appassionata propugnatrice dell’avversione contro la guerra in Iraq, ha fatto crescere a dismisura i Trans, perlomeno questi te lo mettono nel culo), sono le notizie da sbattere in prima pagina per gettare il panico e fare soldi. Con l’Aids si è ottenuto l’allontanamento dei giovani dalle prostitute. Con la Mucca pazza hanno impedito a milioni di persone di mangiare le Fiorentine. Con l’Aviaria tutti gli uccelli sono stati considerati pericolosi, fino a che non sono venuti fuori i Trans, 23-27 centimetri. L’antitesi: perché cazzo esiste l’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità)?


L’ingratitudine
Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanni

Oggi, i genitori italiani sono spaventati e nessuno va in loro soccorso. Abbandonati a se stessi debbono trovare una soluzione immediata per i loro figli. Ma che cosa può interessare al politico del Pd? Hanno Bersani e vogliono un’altra Italia, ma quale? Ma c’è il Governo, che timore esiste? Ricostruire una città come l’Aquila dal terremoto è troppo semplice. Oggi, si tratta di dare conforto e assistenza a milioni di cittadini italiani. Avete sprecato miliardi di euro in un Abruzzo ingrato dove vi sputano in faccia. Fate qualcosa per i milioni di esseri umani abbandonati da una classe di medici impreparata e pronta solo a salvare i loro interessi. L'ingratitudine è stata messa in risalto da Claude Lévi-Strauss nelle sue indagine sulle tribù brasiliane. E' un sentimento che si rinnova e si espande in tutte le "civiltà".


Medici corrotti dalla non professionalità?

Martina Serafin


Da anni sto combattendo contro questa categoria, i medici, che, non per colpa loro, non hanno possibilità di suggellare nessun rapporto con gli assistiti. Prendono milioni di euro e non sanno dare una risposta positiva ad una “banale infezione”. Ospedali, già allo sbando, come possono dare una risposta positiva all’emergenza? A dare una risposta a questa vergognosa pagina della storia dell'umanità, ci viene in aiuto sempre Claude Lévi-Strauss. I nostri medici delle Asl sono come gli stregoni delle tribù dell'Amazzonia, solamente che questi ultimi avevano un anima!


Mosca a Roma


Stinchelli e Suozzo

A Roma, oggi 4 novembre, la festa passata sotto silenzio, come la partita dell’Inter in Ucraina, a causa della “pestilenza”, della “pandemia”, ci sono ancora le mosche. Ma come le mosche a Novembre? Nessuno si preoccupa. Leonardo, un quarto d’ora di scienza, sdrammatizza, afferma che l’influenza non è pericolosa analizzando e fornendo i dati degli altri paesi che hanno attraversato l’emergenza H1N1. Però, nessuno dà una mano concreta a chi è in difficoltà. Ma che cazzo serve la riforma della sanità di Obama se poi vengono ammazzate centinaia e centinaia di persone.

Sanità pubblica o privata? Basta che funzioni

Ma che cazzo me ne frega se è pubblica o privata la sanità. La sanità deve essere efficiente, efficace e trasparente. Deve salvare le vite umane soprattutto perché le “filiari delle malattie” assorbono miliardi di euro. Basta con la retorica di Obama e del servizio pubblico. Vogliamo un servizio efficiente. La lotta deve essere dura. Deve rappresentare la volontà dei cittadini di volere a loro sostegno non lo Stato burocratico e di merda.



40 euro di vergogna

Claude Levy-Strauss


I poveri genitori che hanno portato i loro bambini al pronto soccorso, mentre la loro mente non pensavo altro all’amore per il figlio, si sono visti costretti a riempire il modulo di 40 euro per il ricovero. VERGOGNA! La sanità è nelle mani delle Regioni, quindi nel Lazio in mano a Marrazzo. VERGOGNA! Le elezioni non si fanno a tempo prestabilito, ogni quattro cinque anni, ma dovrebbero essere indette ogni volta che compare una necessità impellente. La sintesi. Tanto fra poco passa tutto. Tutto resterà come prima e peggio di prima. Una classe politica impotente. Sconvolta dagli scandali. Sarebbe ora di rimettere in ordine un sistema che fa acqua da tutte le parti.



Il termometro

Aldo Grasso


Il termometro dell’influenza A viene stabilito dai giornali. I possibili “clienti” dell’H1N1, quelli più “coraggiosi”, misurano la loro paura dalla collocazione della notizia. Ieri era l’apertura, oggi è passata al quinto posto. Meno male. Il problema è che stiamo appena agli inizi, e non ci sono giornali specializzati a dare la notizia, come il Corriere della Salute, la Repubblica del Benessere. Tutti i giornali si fanno concorrenza sull’influenza. Addirittura, un giocatore di borsa e un commercialista aprono il Sole 24 Ore e si trovano di fronte l’andamento dell’infezione. Anche il tifoso dell’Inter che sfoglia il Corriere dello Sport o la Gazzetta dello Sport, è costretto a sentire questo grido di allarme che viene amplificato fino ad arrivare a gettare il panico. La diatriba su vaccino sì e vaccino no, tra un “togliete il crocifisso dall’Ue” e l’altro, compare su Famiglia cristiana e su L’Avvenire. Anche il giornale “comunista”, il manifesto, segue la rotta. Il povero italiano medio si trova ancora una volta sbeffeggiato dai media, che per vendere qualche copia in più premono sull’acceleratore.



0,08%


Oggi va di moda anche il Trans, milioni di parole ed immagini dedicato a questo argomento. Tutto questo provincialismo dei media italiani è dettato solo dal “vuoto intellettuale” sempre più presente e persistente nella nostra penisola. Fatto 100 un mese di notizie di 10 giornali italiani, ad esempio, le informazioni sul teatro operistico arrivano allo 0,08% (esattamente uguale alla percentuale del Pil dedicato all’aiuto pubblico allo sviluppo a favore dei paesi poveri).


Là dove finiscono le parole inizia la musica


Martina Serafin

Suozzo e Stinchelli hanno ospitato oggi nel loro programma “la Barcaccia” su Radio 3, Martina Serefafin, un angelo soprano trasformato in donna vera e viceversa. I media non danno mai lo spazio che si merita alla cultura, alla musica. Perché? Perché sono degli ignoranti. Credono di rappresentare i “clienti” e non fanno il loro dovere di “docenza”. Il pubblico va ascoltato, ma va anche indirizzato, formato. Povero paese avvolto dagli avvoltoi! Partiamo con il piede giusto, facciamo vedere chi siamo, cosa produciamo in termini di cultura e non di audience. Un Pinocchio di merda che supera il Grande Fratello. Ma chissenefrega! Un’Italia schifosa, con la Littizzetto pinocchiona, non ci risolve i problemi.


La Mezza Luna e la Mezza Croce Rossa?




A proposito, ma dov’è la Protezione Civile? Dov’è l’impegno dei medici? Dove è la Croce Rossa che deve essere pagata dai cittadini? La “Mezza Luna” dei paesi islamici è gratis. Forse noi cristiani paghiamo perché c’è ancora il segno della Croce?

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