28 novembre 2009

Basta con la violenza sulle donne

Basta con la violenza sulle donne
di Roberto Maurizio

Foto di Roberto Maurizio

Diecimila, la voce di 6 milioni di donne vittime della violenza maschile in Italia




Sembravano essere ancora immerse in piena ottobrata romana, le donne partite in corteo alle 14.00 di oggi, 28 novembre 2009, da piazza della Repubblica per raggiungere, poche ore dopo, il luogo più “sacro” delle manifestazioni politiche italiane: piazza San Giovanni in Laterano. Più di 20 gradi la temperatura esterna, e quasi 30 sotto le suole delle scarpe che devono percorre in circa tre ore, poco più di 2 chilometri, con circa 10 “Pit Stop” imposti dalle forze dell’ordine. Più di 10.000 le partecipanti, provenienti da tutte le parti d’Italia. “Basta con i soprusi”, “E' femminicidio”.

Basta!

Hanno gridato per tutto il percorso della “Terza manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne”, per far sentire la loro voce, organizzata, grazie a un tam tam via Internet, sul sito http://www.torniamoinpiazza.it/. È stata di nuovo una ribellione, ma anche una richiesta di aiuto contro la violenza maschile di cui sono vittime nel corso della loro vita oltre 6 milioni di figlie, madri, sorelle in Italia. In testa al corteo lo striscione viola con scritto «Basta»!

I promotori


Tra i promotori della manifestazione, a parte Donna Tv che ha realizzato ottimi video proiettati sullo schermo “gigante” di Piazza San Giovanni, occorre menzionare le adesioni di numerose associazioni femministe, tra cui Affi e Udi, le donne del partito dei Carc e il Forum delle donne del Prc. In piazza anche lo striscione di Amnesty International e quello delle donne della Cgil Roma e Lazio. Arrivato a piazza San Giovanni, sullo schermo sono stati proiettati video contro la violenza sulle donne, lesbiche e trans in un cortometraggio sulla mutilazione genitale.

Scendere in piazza


Roma, nella sua grande bontà e magnanimità, ha accolto il dramma che veniva rappresentato sotto i vestiti rosa di danzatrici frenetiche al ritmo dei tamburi. Pullman di donne da Bologna, Perugia, dalla Lombardia soprattutto, anche da Montalto di Castro dove domani i collettivi femministi sosterranno la manifestazione di solidarietà alla 15enne vittima di uno stupro di minorenni l'anno scorso. Piazza San Giovanni è stata “sommersa” di cartelloni rosa e bianchi sui quali era scritta la rabbia delle donne, “Unite per la libertà contro la violenza, razzismo e omofobia”. E rosa è stato il colore che tante donne giovani e anziane, hanno scelto per scendere in strada: collant, gonne, maglioni e perfino make-up. «Sono 40 anni che scendo in piazza - ha detto Edda Billi della Casa internazionale delle donne - e i problemi sono sempre gli stessi, la violenza sulle donne è vecchia come il mondo. Per questo oggi diciamo basta».

Arancemeccaniche e Marrazzo



Il corteo - autorganizzato - arriva per il terzo anno consecutivo in occasione della giornata mondiale dedicata allo stesso tema. In piazza anche le lavoratrici e i lavoratori di Eutelia, in lotta per la difesa del posto di lavoro, e i banchetti delle «AranceMetalmeccaniche» del Prc il cui ricavato andrà ai lavoratori senza stipendio da luglio. Altre parole d’ordine: rifiuto di ogni forma di discriminazione e razzismo, necessità di una scuola che educhi alla convivenza tra i sessi e le culture diverse. Insieme alla «verità per Brenda», la trans uccisa in un episodio oscuro legato al “caso Marrazzo”.



NB. Questa la cronaca, più o meno fedele della Manifestazione contro la violenza sulle donne. Seguirà il commento e altre foto sulla manifestazione. Tutte le fote sono di Roberto Maurizio (per favore, citare la fonte).

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