14 novembre 2009

La coda dei cani in Parlamento. La vergogna degli animalisti sputtanati da Di Pietro

La coda dei cani, senza farabutti
di Roberto Maurizio

50 milioni di italiani per bene


La sinistra attacca il Parlamento perché si occupa di animali e gli animalisti tacciano. Le “testate” di sinistra si allineano “forti e compatte” con un capopopolo molisano. Il Parlamento, affermano, fa le leggi per Berlusconi e per i cani. Ma, la sinistra si dimentica che anche i cani hanno un’anima. Vanno difesi ad oltranza. Come vanno difesi tutti gli animali. Così sbattano il mostro in primo piano. Berlusconi come un cane. Cani rognosi, invece, sono quelle “persone” che attaccano il Parlamento perché si occupa dei problemi degli animali, come se questi fossero esseri inferiori rispetto alla loro categoria di ladri umani. Il molisano si scaglia contro la coda dei cani e tutti i proprietari di queste bellissime creature applaudono un approfittatore, perché anche loro sono schiavisti. Chi ama veramente gli animali avrebbe dato un calcio al culo al populista latinomolisano. I “proprietari” di animali in Italia, iscritti ai partiti di sinistra sono 10 milioni; chi ama gli animali in Italia, sono 30 milioni.

Il Manifesto di Marx

Uno contro tre. I “proprietari schiavisti” (che non hanno alzato un dito in difesa dei propri “cari” animali) sono tutti di sinistra e amano Fazio, Santoro e Santospirito. Poi si meravigliano che prendono le bastonate, non i cani, ma questi energumeni della begera sinistra ai quali oggi restano 5 milioni di amanti di Viados e Trans, mentre perdono 20 milioni di lesbiche e di froci. Per non parlare dei drogati. Qui la difesa della droga fa perdere milioni di voti. La gente, normale, tranquilla, come quella di Bergamo che va a dormire alle 8 e 30, se ne fotte dei drogati. La droga, come l’aborto e il divorzio, fa perdere i voti alla sinistra. E’ inutile che il Pd cerca voti. Non li avrà mai. Li aveva dai “drogati emarginati” di un tempo: gli operai, più di 25 milioni di persone, lavoratori, tutti casa e lavoro, dagli studenti che cercavano un’altra scuola, dai poveri che non trovavano casa e che avevano come riferimento solo il Manifesto di Marx ed Engels. Che fine ha fatto il Manifesto tanto difeso dal Prof. Federico Caffè? Quello della rivincita degli sfruttati dalla classe padrona. La classe padrona oggi si trova a destra, a sinistra e al centro. Chi difende i poveri in Italia? Chi difende i cani abbandonati in Italia? Chi difende la dignità dei circa 50 milioni su 62 milioni di gente onesta? Saranno 12 milioni in più i camorristi, i mafiosi, i politici corrotti, i delinquenti, gli scippatori, gli extra comunitari romeni, albanesi, peruviani, colombiani, quelli della calabria saudita, quelli della mezza luna, quelli del magreb, algerini, marocchini e tunisini, quelli slavi e zingari, quelli cinesi con la loro potente Mafia. Ma sono sempre in minoranza. Siamo 50 milioni di italiani onesti. Ecco, dunque, l’appello che va rivolto ai 50 milioni di italiani sani, onesti e puri. Diamo un calcio al culo ai delinquenti e a tutti quelli che li difendono, diamo un calcio al culo a tutti quelli che non vogliono le riforme in Italia, per combattere la droga, la speculazione, la schiavitù, diamo un calcio al culo a quelli che vogliono le strutture logistiche, come il Ponte di Messina, che potrebbe sconfiggere la Mafia. Lo sviluppo armonico delle infrastrutture porta l’annientamento delle mafie.

Quattro imbecilli di camorristi

E che dire di quattro imbecilli camorristi? Non hanno la terra sotto i piedi. Possono ancora esistere solo per la mancanza dello sviluppo in queste aree arretrate, distrutte dal clientelismo. Il tempo sarà galantuomo (come dice Moggi) o il tempo porterà una pietra tombale che potrà seppellire definitivamente gli approfittatori, i malfattori, gli arrivisti che scrivono libri per prendere il ricavato e per presentarsi davanti a Fazio? Non basta un libro per sconfiggere la Camorra, occorrono investimenti e lavoro per i giovani. Gli investimenti stranieri non verranno in Italia meridionale fintanto che ci sarà una azione mediatica di disprezzo contro il governo (e andrebbe anche bene) e contro le realtà regionali del Sud. Su 30 milioni di meridionali, 25 milioni sono persone civili e oneste. Chi li difende?

Più benzina alle forze dell'ordine per le multe di divieto di sosta
Non basta mettere la benzina alle volanti della Polizia che, quando ce l’ha arriva dopo due ore dal fatto, adesso arriva dopo 5 ore. Ma noi non dobbiamo essere salvati dalle forze armate, dalle forze dell’ordine che devono continuare a mettere le multe ai cittadini per divieto di sosta o per eccesso di velocità. Ecco a che cosa servono soldi per i vigili urbani, non per combattere insieme la Mafia e la corruzione, ma per combattere i cittadini violenti che trasgrediscono l’ordine costituito: una multa al giorno fa arricchire un vigile al giorno.

Armare la gente

Occorre armare la gente con l’intelligenza, la partecipazione, il contributo diretto (non quello delle ronde). Occorre mettere in prima fila le persone, tanti uomini e tante donne degni di essere chiamati siciliani, molisani, napoletani, calabresi, pugliesi, basilischi, abruzzesi e sardi. Non più schiavi, come sono ora considerati gli animali che il Parlamento vuole difendere. E Di Pietro dice che è tutto tempo perso, mentre gli animali in Italia vengono maltrattati. Purtroppo, nonostante il tifo a tutto campo della Mafia, i drogati sono pochi in termini di voti, anche se fanno intascare all’Associazione anonima siciliana miliardi di euro. Sono i voti che contano. Una testa un voto e non una sniffata un voto. Ripensiamo ad una società diversa, ripensiamo ad una televisione diversa, ripensiamo a fare di questa povera Italia una Patria senza farabutti di destra, di sinistra e di centro.

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