30 novembre 2009

Aids una pandemia ancora da debellare

Primo dicembre: la Giornata mondiale contro l’Aids
di Roberto Maurizio

Una Giornata dopo un'altra




Non sono passate ancora le polemiche sulla “Giornata contro la violenza sulle donne” che si "festeggia" un altro grave problema, quello dell’Aids, una terribile malattia, una pandemia non ancora domata. Ancora un’altra “Giornata” dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, una dietro l'altra. Domani, primo dicembre, quindi, si “celebra” la “Giornata mondiale contro l’Aids”, dedicata ad accrescere la coscienza dell’epidemia mondiale di Aids dovuta alla diffusione del virus Hiv. La ricorrenza è stata scelta in quanto il primo caso di Aids è stato diagnosticato il 1º dicembre 1981. Da allora l'Aids ha ucciso oltre 25 milioni di persone, diventando una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi. Per quanto in tempi recenti l'accesso alle terapie e ai farmaci antiretrovirali sia migliorato in molte regioni del mondo, l'epidemia di Aids ha mietuto circa 3,1 milioni di vittime nel corso del 2005 (le stime si situano tra 2,9 e 3,3 milioni), oltre la metà delle quali (570.000) erano bambini. L'idea di una Giornata mondiale contro l'Aids ha avuto origine al Summit mondiale dei ministri della sanità sui programmi per la prevenzione dell'Aids del 1988 ed è stata in seguito adottata da governi, organizzazioni internazionali ed associazioni di tutto il mondo.


Impegno quotidiano contro una terribile malattia




Dal 1987 al 2004 la "Giornata mondiale contro l'Aids" è stata organizzata dall'Unaids, ovvero dall’Organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della lotta all'Aids, la quale, in collaborazione con altre organizzazioni coinvolte, ha scelto di volta in volta un “tema” per la Giornata. Dal 2005 l'Unaid ha demandato la responsabilità dell'organizzazione e gestione della Giornata mondiale alla Wac (The World AIDS Campaign), un’organizzazione indipendente, che ha scelto come tema per l'anno - e fino al 2010 - Stop Aids: Keep the Promise (ovvero "Fermare l'Aids: manteniamo la promessa") tema che non è strettamente legato alla Giornata mondiale, ma che rispecchia l'impegno quotidiano della Wac.

Intanto… la Rai…


Monica Sette, la "fata del giorno"?

Il servizio pubblico, con tanto di canone scippato alle vecchiette del Sud, invece di dare una mano all’Onu, si occupa del “Fatto del giorno”, quello di Monica Sette con i suoi 2 o 3 milioni di telespettatori che sono costretti a vederlo, solo perché non hanno un’alternativa: un orrido Tg regionale, Uomini e donne, 8 minuti e mezzo di Scienza di Leonardo.


Alessandra Mussolini. Una ragazza seria...



“Il Fatto” non è colui che si fa di cocaina o di “K morte”, termine utilizzato da questa trasmissione radical chic, tra i quali emergono uno Sgarbi enciclopedico e una Alessandra Mussolini che fa le prediche sull’altare dell’integrità della famiglia e sul sito della purificazione e della serietà del matrimonio (Roberto Fiore sa perfettamente che Alessandra è una ragazza seria: non ride mai quando recita i versi del Decamerone); “Il Fatto” si autodefinisce “programma televisivo”. La cosa più bella di oggi su“Il Fatto del giorno” è stata la faccia di Fox, non quella della volpe né dei rotoloni di carta igienica, ma quella dell’astrologo. Paolo Fox è stato categorico parlando dell’Oro scopo, o “Ora scopo” di Berlusconi e di Bersani, tutti e due della “Bilancia”. Il secondo dovrà penare molto nel 2010, mentre il primo, dopo aver visitato tutti i dittatori “energetici” del mondo, avrà gatte da pelare: gli sono rimasti solo il comunista Fidel Castro e il poco petrol e tanto comunista Chavez.

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