18 aprile 2009

Dove fischia il sesso

Via Buonarroti 8, Scala B interno 12
di Roberto Maurizio


Tra porno night, cavallucci e preti



“Quelle strane occasioni” è un film del 1976 (notare l’anno: quello del presunto sorpasso del Pci sulla Dc) composto da tre episodi dove fischia il sesso: 1) "Italian Superman" (anonimo con P. Villaggio): un venditore di castagnaccio si esibisce in un porno night di Amsterdam; 2) "Il cavalluccio svedese" (L. Magni con N. Manfredi e O. Karlatos): compito architetto si spupazza una svedese, figlia di un amico che va a letto con sua moglie; 3) "L'ascensore" (L. Comencini con A. Sordi, S. Sandrelli e B. Loncar): un monsignore rimane chiuso per una giornata in un ascensore per un black-out e ne approfitta. Il migliore dei tre è quello, secondo la critica di sinistra, quello più blasfemo che viene confezionato accuratamente da un Albertone nazionale cattolico, che si cala le brache davanti ai soldi e ad una splendida Sandra Sandrelli, prende per il culo la curia, il Vaticano e tutti gli italiani che si stavano schierando dove fischiava il sesso. Il problema degli italiani e dei comunisti di allora è che non sapevano cosa si perdevano: le russe. Le presentavano con i baffi e senza calze di nailon. Il 1976 era tempo di un cambiamento che non è avvenuto, anche grazie a Bettino Craxi. Albertone aveva lavorato durante il fascismo ed era poi diventato qualcuno grazie a Mussolini e in seguito, grazie alla Dc, che gli faceva comodo per mettere da parte i soldi provenienti da sinistra, da destra, da centro. Tutti e tre gli episodi erano indecenti, ma quello più miserabile di tutti era il primo, tanto da indurre Nanni Loy a non firmarlo.

Via Buonarroti 8
Galleria Alberto Sordi

Via Buonarroti 8, scala B interno 12, è l’indirizzo del prelato interpretato da Alberto Sordi che invita la Sandrelli, giovane e bella, a recarsi più spesso da lui per scopate a non finire. Un’italietta da quattro soldi sessuofobica, che pur di parlare di sesso, con il concorso della sinistra rampante, getta discredito su tutti: sugli italiani, sul Vaticano, sulla famiglia. Non a caso, dopo il 1976 in Italia si impennano i divorzi, si sfascia la famiglia, l’unica cosa decente che, anche se malconcia, resta la cosa più bella di questo Bel Paese. Il telefono del monsignore era 783614, un numero da chiamare per le anime che ancora pregano sulla tomba di Albertone. Non si sa mai. Potrebbe rispondere se sollecitato da via Gradoli. Dove fischia il sesso coinvolge in prima persona un attore come Alberto Sordi, al quale è stata anche intitolata la piazza più “pezzente” di Roma, quella della famosa Galleria Colonna, dove le comparse, i generici e gli attori con la fame non riuscivano a raggiungere nemmeno il primo giorno del mese, ma continuavano ad avere una loro dignità di protagonisti nel cinema italiano che ha saputo premiare solo i porta valori dei partiti. I Colonna perlomeno “ci avevano messi i soldi”. Albertone che ha fatto per meritarsela?

Dove fischia il sesso



Ecco gli episodi di dove fischia il sesso! Primo. Paolo Villaggio, con un’enorme mazzetta di soldi, presta la sua immagine e comincia ad affinare le gags di Fantozzi, quando faceva ancora il comunista. Un italiano superdotato “sfonda” le vergini settentrionali. L’episodio finisce con la moglie che fa semplicemente la puttana italiana. Nanny Loy, un uomo di sinistra di altri tempi, si rifiuta di firmare un Paolo Villaggio di allora che assomiglia molto adesso ai marocchini e ai turchi, sempre vincenti, sotto questo aspetto. Secondo, Manfredi che “si spupazza una svedese” di 19 anni a limite della pedopornografia, e finisce sempre che la moglie italiana è una puttana, puttana italiana. Bene. Questa era la sinistra! Questa era l’orgoglio di chi si sentiva superiore. Sono stati talmente inferiori che il povero Santoro diventa una schiappa e, il povero, Vauro, che prende lui la croce e offende i cristiani sa, speriamo, quello che fa. Per dire che una cococo è sfruttata non occorreva prendere la croce. Invece, nel terzo episodio, senza battere ciglio, il cattolico Alberto Sordi, prende per il culo l’intera classe ecclesiastica, si scopa in ascensore una verginella, e poi ride di tutto il Vaticano. Ma dovesserlo fare santo subito, come subito gli hanno dedicato una Galleria!

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