28 aprile 2009

Lerner e Vespa. Aspetta un Vattimo

Aspetta un Vattimo
di Roberto Maurizio
Gianni Vattimo


Parole al vento


Gad Lerner parla di Di Pietro. Vespa ospita Franceschini. Ecco le espressioni più utilizzate durante le due trasmissioni televisive. Area minimalistica. Ventre molle. Fisognostica. Uomo del trattore. Partito che protesta. Mutazione genetica. Giustizialista. Attributi. Allarme dittatura. Fioretto. Un set di coltelli. Cantiere. Una china che porta verso una separazione consensuale. Art. 30. Mele marce. Condivisione programmatica. Spazio di un mattino. Far vedere i muscoli. Binetti. Pensiero letale. Ceti intellettuali. Mani pulite. Virus della democrazia. Il predellino. Domanda sociale. Un possibile travaglio. Legge e ordine. Riformismo nemico a sinistra. Identità che non esiste più. L’asticella. Emorragia dei consensi. Centrocampisti e retrocessione. Pronto soccorso. Low profile. Mobilità elettorale. Credibilità delle persone. Il Porcellum. Anomalia sulle furbizie. Gruppo europeo. Scorazzati. Sassoli. Pd non entra nel Partito socialista europeo. Un passo più avanti. Porte girevoli. L’idea è buona. No destra né sinistra. Di sinistra o una cosa giusta. Interventi strutturali. Buttare dalla finestra. Ideologicamente viziate. Patto di stabilità. 14 miliardi in cassa. Evasione fiscale. Delitto. Tracciabilità dei pagamenti. Terza villa, terza barca. Commento: ma il povero terremotato abruzzese, sotto la tende che cacchio capirebbe di tutte queste parole al vento?

Santoro sputa, Vespa lecca


Lerner è un istrione. Durante la sua trasmissione fa il “seminarista ebreo di sinistra, ma non troppo”, diventa una “belva” se ospite di Santoro. Una trasmissione, quella di ieri sera di Gad, buona, forse con molti ascolti, ma priva di “nerbo”, l’arma utilizzata dai giornalisti di sinistra che non fanno altro che fare piacere al produttore che guadagna e a Berlusconi che prende i voti. Vespa come contraltare di Santoro (Santoro sputa, Vespa lecca) invece, più pacato, più “sornione come un orso marsicano”, presenta un leader in “nuce”: Dario Franceschini. Che dio ce lo mandi buono, senza bandiera in testa. Aspetta un Vattimo. E se vincesse le eureopee?

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