13 aprile 2009

Il nuovo Presidente algerino Bouteflika non piace al Pd

Bouteflika eletto Presidente dell’Algeria non piace a Franceschini
di Roberto Maurizio
Lezione di giornalismo in tre mosse. Come si può presentare una stessa notizia in modo fazioso, rispettando la deontologia della stampa, dicendo bugie. Iniziamo dall’ultima, cioè la bugia. Si sono svolte in Algeria le votazioni per l’elezioni del Presidente della Repubblica. Nessun eletto a causa della pioggia. Adesso, quella vera, la seconda. Si sono svolte in Algeria le votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica alle quali hanno partecipato sei candidati. L’affluenza al voto è stata del 74,54% degli aventi diritto. I candidati hanno riportato le seguenti percentuali: Abdlelaziz Bouteflika, 90,24%; Louisa Hanoune, 4,22%; Moussatouati, 2,31%; Mohammed Younsi, 1,37%; Ali Rebaine, 0,93% e Mahammed Said, 0,92%. Il candidato. Abdelaziz Bouteflika, 72 anni, con la più alta percentuale delle preferenze è stato eletto per la terza volta consecutiva Presidente dell’Algeria. L’opposizione ha sollevato obiezioni sulla regolarità del voto, anche se erano presenti in Algeria osservatori delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana. Ecco, invece, come viene confezionata una notizia faziosa. Quello che sbalordisce non è tanto la faziosità della notizia, ma la fonte, cioè il giornale online del Partito democratico (http://www.partitodemocratico.it/) che pubblica senza firma in data 10 aprile 2009 la seguente notizia: Titolo: Algeria, Bouteflika di nuovo presidente (con la P minuscola, è un vezzo della sinistra). Occhiello: L'opposizione: "Brogli" (con la B maiuscola e tra virgolette). Testo. “E' di nuovo a capo dell'Algeria Abdelaziz Bouteflika, 72 anni, che ha stravinto con percentuali "bulgare" le elezioni presidenziali nel Paese nord-africano. Per lui un terzo mandato con il 90,24% dei voti, come ha annunciato il ministro dell'Interno Yazid Zerhouni. L'affluenza alle urne è stata del 74,54% degli aventi diritto. Critica l’opposizione, con il Fronte delle Forze socialiste che ha boicottato lo scrutinio, sottolineando che si è trattato di "una grande frode" a causa di migliaia di "voti falsi". Mettiamoci nei panni del militante del Pd che legge la notizia. Il titolo: Algeria, Bouteflika di nuovo presidente (perché di nuovo? certo è al terzo mandato democratico). Occhiello: Opposizione “Brogli” (notare brogli tra virgolette, cioè è vero). L’articolo inizia, come abbiamo visto, “E’ di nuovo a capo dell’Algeria (come per dire, un’altra volta?) e poi a capo (si tratta di un Capo di Stato che fino a prova contraria va rispettato anche perché le relazioni italo-algerine istituzionali sono sempre state ottime). Bouteflika “ha stravinto con percentuali bulgare” (come se gli algerini dovessero chiedere l’autorizzazione al “democratico” Partitico democratico per chi votare: è palese qui l'ingerenza negli affari interni di un paese sovrano da parte di un giornale ufficiale di partito che comunque viene finanziato con i soldi dei contribuenti italiani). E poi paese nord-africano e non paese della sponda Sud del Mediterraneo, va be’ è questione di gusti, quando l’Algeria ci manda il gas e il nostro fratello del cielo azzurro e del mare blu, quando vince una leader politico che sta sulle palle a Franceschini diventa un po’ africano. E poi la ciliegina sulla torta: l’opposizione afferma che si è trattato di “una grande frode” (fin qui, passa), ma al militante viene spiegato anche perché: “a causa di migliaia di voti falsi”. Che Bouteflika non possa venire a conoscenza immediatamente di questa realtà esistente nella stampa italiana è plausibile, ma mi chiedo allora che ci sta a fare l’Ambasciatore algerino in Italia se non solleva perlomeno una nota di sdegno per questa manipolazione di cattiverie passate per giornalismo rampante?

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