Littizzetto. Volgarità
di Roberto Maurizio
di Roberto Maurizio
Quanto più è volgare una società, quanto più si approssima la sua estinzione. Mi “stai sul c...” è l’espressione più dolce e raffinata che la “compagna di merenda” di Fabio Fazio ha saputo dire oggi nel programma più brutto della Rai, quella del servizio pubblico, "Che tempo fa", fa senza accento, senza sale e con tanta volgarità gratuita. Però, se non ci fosse la Lettizzetto non ci sarebbe nemmeno interesse a sopravvivere. E’ quella che ti stimola gli ormoni con le sue orrende baggianate che fanno rabbrividire. Se dice oscenità ricevendo un compenso, perché allora non bisogna rispondere con la stessa spada affilata? La Filippa, una specie di donna fritta, con i denti da tricheco, è come il fauno ("sostantivo" senza sostanza, scelto dalla torinese Lettizzetto per Fabiuccio che spinge gli italiani a non comprare più la Fiat, se Torino è così scurrile, meglio la volkswagen, perlomeno si avvicina al popolo e lo rispetta). Il popolo volgare a cui si rivolge la Littizzetto è lieto di sentire le sue cantilene. Non si accorge che è come il rosario. Ogni seme che tocca diventa una piaga, una bestemmia, una volgarità gratuita (si fa per dire perché lei prende milioni di euro che gli vengono regalati dagli spettatori scellerati che continuano a seguire un programma dove la “Filippa non vale una cicca”). Quale auspicio poteva portare nel suo cognome la Filippa? Lagerback, quelli in cui dovrebbero essere “ricoverati” gli autori di “Che tempo fa”? Tradotto in romanesco suonerebbe più o meno così: “aridateci i lager”. Ma la sinistra vetero veltroniana e nuova franseschiana ce la sta mettendo tutta per perdere le europee. Quello che quest’Italia non ha capito è che essere volgare è la cosa più facile che possa esistere. Meno male che subito dopo il tricheco e il fauno c’è Report (una trasmissione impronunciabile: Réport, per gli anglosassoni, Repòrt, per i francesi, merda per i sardi, Reportami tua sorella, per i napoletani). Vedete come è facile essere sguaiati e violenti. Volete di più? Secondo il Pd occorre scovare i delinquenti che hanno costruito le case distrutte dal terremoto in Abruzzo. Ma chi potrebbe essere contro a questa proposta? Bisogna prenderli e impiccarli. La Littizzetto voleva fare giustizia sommaria sui giornalisti. Ha chiesto la "pena di morte" per i giornalisti, inviati in Abruzzo, fra i quali abbiamo riconosciuto dei bravi inviati in Afhanistan e in Iraq. Sono giornalisti italiani ai quali va il massimo rispetto. Impiccati dalla Littizzetto in diretta. Che schifo. Prendersela con gli inviati che hanno subito scosse tremende anche dopo il sisma principale abruzzese. Hanno fatto il loro mestiere e meritano il rispetto degli italiani, come la protezione civile. Ma va bene così, se sta bene alla Littizzetto! Inchiodate anche i giornalisti e salvate quelli che inchiodano Gesù Cristo con un braccio solo. Un’altra chicca: i nostri figli vengono ammazzati nelle scuole costruite con lo sputo. Verifichiamo le scuole. Poi i figli tornano a casa e muoiono sotto il crollo della casa (ma so cazzi loro!). Quattro elettori in meno! Perlomeno sono morti a casa loro non nella sacralità della scuola. La scuola non è sacra, la scuola è vita, cultura, professionalità. Salviamo, perlomeno le chiese, secondo Vespa. Ok. Ma prima o poi devi tornare a casa. La house deve essere salvata, ma anche la home.
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