17 aprile 2009

E vola, vola, vola, vola lu Berlusconi

Perché offendere la religione?
di Roberto Maurizio

Un po' comunisti, un po' gay


Se uno vuole essere ancora comunista nel nuovo millennio lo può fare, è un suo diritto, anche se il comunismo sia finito nel 1989. Chi è gay ha anche il suo riconoscimento ufficiale di Obama, Sodoma e Gomorra sono ancora dei best sellers. Perché, oggi, parafrasando Benedetto Croce, "non possiamo non dirmi gay e comunisti"? Ecco perché. Perché voglio le case costruite a regola d’arte. Ma già lo facevano gli antichi romani (no quelli Alemmandroni). Chi ha sbagliato in Abruzzo a costruire deve pagare caro gli omicidi di cui si è reso responsabile? Certo. Si vuole l’aumento dell’occupazione e la difesa dei lavoratori? Ma chi potrebbe essere contrario, anche perché sono i nostri figli di sinistra (un po' importati) che hanno bisogno di lavorare. Sinistra vuol dire giustizia? Allora perché la lotta contro la Mafia (con la M maiuscola, e la Camorra di Saviano, con la c minuscola) non ha prodotto nessun risultato? Allora essere di sinistra vuol dire essere contro la pena di morte e in favore dei gay? Ormai quasi tutto il mondo è contro questa atrocità assurda della pena di morte, e ognuno sceglie il suo cammino sessuale, sperando di non essere poi invasi da quei coglioni che fanno i figli.


Essere per e non contro



Insomma, oggi, essere di sinistra in Italia è essere contro Berlusconi. La storia si rivolta contro questa affermazione. Bisogna essere per e non contro. Una volta individuato l’imbecille di turno (Berlusconi?) per giustificare l’insussistenza della tua ipotesi, occorre trovare un altro nemico. Chi meglio della religione cattolica, l’impavida, la recettiva, che fino a quando c’era Giovanni Paolo II si è fatta prendere a calci in faccia, e il sicuro Santo porterà come stigmate le offese che gli hanno prodotto molto dolore (ma lui era abituato a subire la violenza del regime sovietico e gli rendevano solo solletico le invettive feroci di forsennati comunisti vignettisti nostrani).

Il "regno" di Benedetto XVI



Oggi, con Benedetto XVI, la religione cattolica cerca di essere rispettata, non di più e non di meno, di qualsiasi altra religione cara al relativismo coatto e di borgata. Benedetto XVI, nel suo rifiuto alla popolarità a tutti costi, simile a quella del secolo breve, di Mussolini, di Hitler, di Stalin, sa di ritrovare le antiche origine del cristianesimo nell’interiorità, nella personificazione dei problemi, nella luce interiore che caratterizza ogni essere vivente. Certo, Benedetto XVI troverà tanti ostacoli, ad iniziare dai social forum per il riscatto della povertà a tutti i costi. Riscatto inteso come violenza per raggiungere in Terra quello che è del Regno dei Cieli. Su Facebook gà si levano grida di proteste contro Benedetto e L'Aquila. Giovanni Paolo II sarebbe andato a piedi in Abruzzo. E' vero, solo perché il Papa polacco era figlio del secolo breve.


Il povero Peppino
Il povero Peppino dell’Aquila ha visto la sua casa sbriciolarsi sotto un “lieve” terremoto ed ha perso la figlia sotto le macerie. Il costruttore della casa aveva raggiunto l’apice della popolarità interpersonale: due panfili, quattro ville, sette amanti, quattro divorzi, due figli di cui uno un po’ abbronzato. Che cosa può avere di più il costruttore sanguisuga di Peppino: la galera per l’eternità (è di sinistra?).


Le giornaliste staminali


Per dire queste cose, occorre essere di sinistra e apprezzare il Santoro, la Littizzetto, la D’Amico, la Bignardi, la Ventura (che ormai ha già attraversato il Rubicone). Le statistiche dicono che su cinque persone, quattro sono donne, le più squallide conservatrici che si basano solo sul cordone ombelicale, sulle staminali. Siamo noi, dicono le quattro donne, che creiamo il mondo, siamo noi che lo distruggiamo, siamo noi che produciamo le staminali, siamo noi il futuro della Rai. Forse è vero. Ma che pena.

Le cococò e i chicchiricò
Ancora più pena si ha quando la Rai permette di offendere la religione. Vauro, pur di dare man forte alle co.co.co., una categoria discutibile alla quale io sono stato per anni all’interno come cococo maschile (chicchirocò) e sul quale ho perso contributi e riconoscimenti vari, getta fango su Gesù Cristo, inchiodandolo per un braccio (la crocefissione con due braccia è tremenda, e Vauro non lo sa).


Le vignette al veleno



(Non siamo in grado di pubblicare la vignetta di Vauro di Gesù in Croce con un solo braccio, le sue quotazioni saranno alla stelle). Ma si rende conto Vauro che essere crocifisso per un solo braccio va oltre le atrocità dei romani (nemmeno Alemanno ci riuscirebbe)? Ma c’era bisogno veramente di crocifiggere il Messia per un braccio per far piacere ad una cococò? Non so se da Sanpietroburgo riceverà mai questa mia osservazione. Ti rode il culo di non essere più a Stalingrado?

Berlinguer, un'icona. Proviamo a crocifiggerlo
(Questa è solo una messa in scena, Berlinguer era e resta un grande statista). "Stronzo di merda, tu e quel pazzo rincoglionito di Berlinguer", potrebbe essere l'inizio di una storia inventata. "Voi comunisti accattoni avete l'lasciato da solo a Prima Porta". "Ma lo sai che Enrico Berlinguer è sepolto per terra"? "Beato lui non beneficerà dei tuoi insulti, anche perché era un poco gay". Farebbe piacere una cosa del genere ai militanti Pd (cattocomunisti)? So che la satira distruggerebbe il mondo intero pur di fare audience, e farebbe un bottino di voti per accaparrare i più retrogradi e conservatori che trovano in Italia, i communnisti, quelli della burocrazia statale, quelli della Fondazione Cordoni.

La Fondazione Cordoni
In Fondazione Cordoni sono tutti comunisti che prendono i soldi dal Governo. Si chiamano militanti e ottengono milioni di euro. I disegnatori, con le loro vignette, valgono più di un editoriale. Vauro, l’unico consiglio che ti do, dopo questa invidiabile trasferta a Stalingrado, vai all’Aquila e, se non hai paura, aspetta la giustizia divina.

Testa dura non fa verdura
Vauro, tu voli come un avvoltoio sulla carcassa, e la carcassa è morta, senza vita, senza stimoli, senza progetti, senza speranze, senza dio, senza senza dio. Vauro, ancora è possibile che tu cambi idea, ma a Roma esiste un proverbio che tu conosci, perché la tua squallida rappresentante da Santoro, che ha parlato della moglie scollata del falegname, la recita tutte le sere prima di andare a letto (non sempre da sola, e non sempre la stessa persona o razza): “signore, mio amatissimo padre Santoro, lo sai che ha me quello che dici entra più nel …, che nel mentoro”.

E vola, vola, vola, vola lu Berlusconi
Vola come Sosa e Susa (le cornacchie di Cinecittà Est) che difendono il loro nido, la loro prole, il loro territorio che gli è stato assegnato dalla natura. Vola per difendere gli emarginati, per difendere le persone inferme, gli extracomunitari, i carcerati, l’Africa, il Darfur, il Venezuela (che ha bisogno del nostro aiuto morale e spirituale), e smettila di essere blasfemo e di combattere quello che tu credi che sia un dio in terra, Berlusconi. Berlusconi sarà giudicato dalla storia e da Dio e non da te.

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